Tecnologia – Esprinet e Txt le regine della settimana

Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 12 al 16 febbraio in rialzo del 4,8%, sovraperformando leggermente l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+4,3%) e in misura più consistente il Ftse Mib (+2,8%).

In settimana sembrano essersi attenuati i timori sul possibile inasprimento delle politiche monetarie che avevano innescato la correzione dei listini nell’ottava precedente. L’attenzione si è focalizzata soprattutto sulle trimestrali delle società e sui dati macro americani, che hanno segnalato una ripresa dell’inflazione ma una flessione di vendite al dettaglio e produzione industriale. Nel comparto obbligazionario il rendimento sul Treasury ha toccato quota 2,93% mentre fra le valute resta volatile il dollaro, sceso momentaneamente fino a 1,255 contro euro e risalito a 1,245.

A Piazza Affari, nel comparto IT, la big cap Stm ha chiuso i cinque giorni in progresso del 5,1% mentre la mid cap Reply ha guadagnato un modesto 1 per cento. Si segnala che Iceberg (già denominata Alika) ha conferito nella società costituita il 1° febbraio 2018 con denominazione sociale Alika, interamente partecipata dalla stessa Iceberg, il ramo d’azienda comprensivo della partecipazione detenuta in Reply costituita da 16.872.556 azioni ordinarie, pari al 45,10% del capitale sociale dell’emittente.

Inoltre Oracle ha conferito il premio “Cloud Partner of the Year” alle aziende del gruppo Reply che si sono particolarmente distinte per la qualità nei servizi di consulenza, progettazione e implementazione di soluzioni basate sulla tecnologia Oracle.

Fra le small cap brilla Esprinet (+10,4%), dopo i risultati al 31 dicembre 2017 con un Ebit (38,6 milioni) superiore alle stime nel full year e una crescita dell’utile netto (+7%) nel quarto trimestre. Confermata la crescita dei ricavi in area “low-single digit” per il 2018.

Tonica anche Txt (+7,7%), ancora sostenuta dai dati preliminari sui ricavi dell’esercizio 2017 diffusi la settimana prima. Intanto prosegue il programma di buy-back, che ha raggiunto il 9,8% del capitale sociale.

Fra le Tlc chiude i cinque giorni poco mossa Telecom Italia (-0,4%), sulla quale si affievoliscono le speculazioni legate allo scorporo della rete dopo le dichiarazioni dell’Ad Genish ai sindacati. Il manager infatti ha affermato che non sono allo studio né la quotazione né aggregazioni con Open Fiber. In settimana Vivendi ha fatto ricorso al presidente della Repubblica italiana contro la Golden Power, mentre oggi scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per Persidera.

Infine si segnala che Stefano Borghi ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione di Retelit (+5,2%) con efficacia immediata. Borghi risulta titolare di 7.348.352 azioni Retelit, pari al 4,47% del capitale sociale.