A circa mezzora dalla fine delle contrattazioni il titolo del colosso italo-francese dei semiconduttori segna un rialzo dell’1,8% a 18,70 euro, a fronte dell’andamento sostanzialmente piatto del Ftse Mib.
Stm continua a beneficiare del fermento sul settore dei microchip. Ieri il colosso statunitense dei microchip Qualcomm ha infatti elevato a 127,5 dollari per azione (circa 44 miliardi di dollari) la propria offerta per acquisire l’olandese Nxp Semiconductors, migliorando così la precedente proposta da 100 dollari/azione (39 miliardi circa), blindato il supporto degli azionisti chiave.
Gli analisti di una primaria casa d’affari apprezzano il fatto che l’incremento dell’offerta sia legato alle “solide dinamiche di mercato e” a un “outlook positivo per i segmenti chiave”.
Come contromossa Broadcom, gigante americano dei semiconduttori, ha ridimensionato la sua offerta di acquisizione della stessa Qualcomm di 4 miliardi di dollari, dal momento che ci sarebbe un “trasferimento di valore” agli azionisti di Nxp con la nuova proposta di Qualcomm.
Ora Broadcom mette sul piatto 79 dollari ad azione (di cui 57 cash e 22 in titoli) per un totale di 117 miliardi. L’offerta tornerebbe al valore originario di 121 miliardi, proposta a inizio mese, solo nel caso in cui il deal Qualcomm-Nxp non dovesse andare in porto.
