Aim – Seduta in corsa per Clabo (+9,3%), attenzione su Bio-On (+7,1%)

Chiusura sottotono ieri per il Ftse Mib in calo dello 0,8% a 22.463 punti. Contrastati gli altri listini continentali, con Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%) intorno alla parità, l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) in discreto rialzo, mentre il Ftse 100 di Londra ha terminato a -0,4%, indebolito anche dal dato sotto le attese sul Pil britannico. A penalizzare Piazza Affari hanno contribuito le parole del presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che in merito alle imminenti elezioni del 4 marzo ha sottolineato come l’Italia potrebbe trovarsi senza un governo operativo.

Il Ftse Aim Italia ha segnato un modesto rialzo dello 0,2%, sovraperformando il London Ftse Aim 100  e il London Ftse Aim All Share entrambi in calo dello 0,3 per cento. In lieve ripresa il volume dei titoli trattati, che si sono attestati a 1.130.401 azioni scambiate, un livello comunque ancora al di sotto del volume medio delle sedute precedenti.

Seduta in corsa per Clabo, che ha segnato un progresso del 9,3% con ben 182.000 titoli trattati. La società, attiva nel settore delle vetrine espositive, ha sottoscritto un accordo preliminare vincolante per acquisire il 51% della società americana Howard McCray, al prezzo di 2,1 milioni di dollari (circa 1,7 milioni di euro). Attraverso la partnership, Howard McCray possiederà un’opzione di vendita a partire dal 24° mese successivo alla data del closing sul restante 49% del capitale. Inoltre, sulle stesse quote residue la società di Philadelphia vanterà un’opzione di acquisto da parte di Clabo al 48° mese successivo alla data del closing, quest’ultimo previsto entro il prossimo mese di marzo. L’operazione consentirà al gruppo di consolidare la propria presenza negli Usa, dove opera direttamente dal 2005 attraverso la controllata Clabo USA, un’area che  rappresenta il terzo mercato estero di sbocco del gruppo di Jesi. Clabo disporrà così di una nuova base produttiva e logistica dove verranno concentrate tutte le attività relative al Nord America, nonché la produzione di quei modelli di vetrine Clabo ad oggi importate dall’Italia.

Attenzione anche su Bio-On, in rialzo del 7,1% con 172.000 azioni scambiate. Performance che segue la comunicazione di mercoledì scorso della società SECI, holding del gruppo che fa capo alla famiglia Maccaferri, che ha annunciato l’avvio del progetto di bio-plastiche che sarà realizzato nel sito produttivo di San Quirico con la tecnologia di Bio-on. Progetto che sarà realizzato dalla società Sebiplast, controllata del gruppo SECI, nel sito produttivo dove è attualmente situato lo zuccherificio gestito dalla società del gruppo SECI, Sadam. Il progetto è atteso entrare in produzione fra circa 24 mesi con una potenzialità produttiva iniziale di 5mila tonnellate all’anno, estendibili fino a 10mila tonnellate all’anno e di possibili future integrazioni con altre attività industriali legate alla chimica verde che rientrano nei piani di sviluppo e di diversificazione del gruppo.

In sostanziale parità PharmaNutra. La realtà attiva nello sviluppo di prodotti nutraceutici e dispositivi medici innovativi, ha comunicato i dati preliminari relativi all’esercizio 2017, dai quali emerge un fatturato consolidato di 37,8 milioni, in crescita del 14,5% a/a. Un dato che riflette il consolidamento delle posizioni di vantaggio competitivo sul mercato italiano e in particolare una notevole crescita del fatturato dei prodotti a marchio Sideral e Cetilar, oltre che un ulteriore rafforzamento della presenza internazionale con l’ingresso in nuovi mercati. L’Ebitda sale di oltre il 26%, sostenuto, oltre che dalla capogruppo Pharmanutra, da una maggiore marginalità delle controllate Junia Pharma e Alesco. Si segnala infine che il management prevede un Ebitda margin superiore al 25%, con una crescita di oltre 2 punti percentuali rispetto al 22,8% del 2016.

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