Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, ha sottolineato ancora una volta che non spetta alla Vigilanza della Bce legiferare sui crediti deteriorati.
Tajani, a margine del convegno Fabi, tornando sull’Addedum proposto da Francoforte, ha affermato: “Se il capo della vigilanza della Bce (Danièle Nouy) tentasse in via surrettizia di avviare un’attività pseudo-legislativa sarei costretto ad andare alla Corte di Giustizia non per una questione di contenuto, ma sul principio che legifera il legislatore”.
L’europarlamentare ha poi aggiunto: “Noi pretendiamo che sia la Commissione Ue a fare la proposta e il Parlamento a decidere.
Si ricorda che il servizio giuridico sia del Consiglio Europeo sia dello stesso Europarlamento avevano contestato la prima proposta della Vigilanza di Francoforte, ritenendo che si sarebbe spinta oltre il suo mandato.
In seguito a ciò, la Nouy aveva deciso di posticipare la pubblicazione della proposta definitiva relativa all’Addendum.
Un mese fa la stessa Nouy aveva precisato che “Pubblicheremo la versione definitiva dell’addendum entro metà marzo. Faremo anche ulteriore chiarezza sulla nostra intenzione di procedere con un approccio caso per caso, secondo quanto definito nella nostra cornice Pillar 2”.