Mercati – Europa incerta dopo dati Usa, a Milano bene Unipol, utilities e petroliferi

Intorno alle 15:10 le Borse europee scambiano poco distanti dalla parità mentre Wall Street ha aperto in rialzo di circa mezzo punto percentuale dopo il rapporto americano sull’inflazione di febbraio. Sostanzialmente invariati il Ftse Mib di Milano (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra sono più arretrati.

Nessuna sorpresa dai dati americani, con l’indice dei prezzi al consumo di febbraio in aumento dello 0,2% mensile e del 2,2% annuo (+1,8% il dato core), esattamente in linea con il consensus. Una lettura che, alla luce della debole crescita dei salari emersa dal job report di venerdì, non dovrebbe spingere la Fed ad accelerare il ritmo senza necessità di degli interventi restrittivi, confermando tre rialzi dei tassi di interesse nel 2018 a partire dal meeting di settimana prossima.

Sul Forex il cambio euro/dollaro accelera a 1,236, mentre il dollaro/yen torna poco sotto quota 107, con la valuta giapponese ancora condizionata dallo scandalo che coinvolge il Ministro delle Finanze, Taro Aso, e la moglie del premier Shinzo Abe.

Il deprezzamento del biglietto verde agevola le quotazioni delle materie prime, con l’oro che risale a 1.326 dollari l’oncia mentre, per quanto riguarda il petrolio, Wti e Brent risalgono rispettivamente a 61,9 e 65,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano cala leggermente, all’1,98%, separato da uno spread con il Bund tedesco di 136 punti base.

A Piazza Affari, proseguono gli acquisti su UNIPOL (+2,9%) in scia all’upgrade da parte di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con un target price pari a 4,60 euro. Ancora in rialzo ITALGAS (+2,3%) dopo i risultati, ben intonate anche le altre utilities tra cui SNAM (+0,8%) in attesa dei conti e i petroliferi SAIPEM (+1%) ed ENI (+1,3%). Sottotono MEDIASET (-3,7%), penalizzata dal downgrade di JP Morgan da ‘neutral’ ad ‘underweight’ con prezzo obiettivo passato da 3,20 a 3,10 euro.