Mercati Usa – Nasdaq ancora in rialzo in avvio

Apertura in rialzo a Wall Street dopo che i dati sui prezzi al consumo di febbraio hanno sostanzialmente confermato le previsioni. Dopo pochi minuti di scambi, i tre indici principali guadagnano lo 0,4-0,5%, con il Nasdaq che mette a segno un nuovo record toccando quota 7.632 punti.

Lo scorso mese, l’inflazione Usa ha segnato un rallentamento in linea alle attese legato soprattutto al calo dei prezzi del carburanti. L’indice dei prezzi al consumo ha segnato un +0,2% dal +0,5% di gennaio e un +2,2% su base annuale dal +2,1% del mese precedente. Il dato core ha mostrato un +0,2% dopo il +0,3% di gennaio mentre l’incremento su base annua è stato invariato a +1,8 per cento.

Numeri che non sembrano poter modificare il graduale percorso dei rialzi dei tassi di interesse, con un primo intervento sul costo del denaro da parte della Fed atteso già nel meeting della prossima settimana e altri due previsti nel 2018.

Il rallentamento della crescita dei salari evidenziato dal Job Report pubblicato lo scorso venerdì, infatti, aveva già attenuato i timori di pressioni inflazionistiche quest’anno, raffreddando le aspettative di un inasprimento più aggressivo della politica monetaria da parte dell’Istituto di Washington.

Intanto il dollaro perde terreno nei confronti della moneta unica, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,236, mentre avanza nei confronti della divisa giapponese, con il dollaro/yen a ridosso di quota 107.

Sul fronte della politica interna, invece, il presidente Donald Trump ha annunciato di aver sostituito il Segratario di Stato Rex Tillerson con il direttore della Cia Mike Pompeo, mentre il sostituto di Gary Cohn quale consigliere economico alla Casa Bianca potrebbe essere Larry Kudlow.

Tra le materie prime, l’oro rimbalza in area 1.325 dollari l’oncia, mentre arretra ancora il petrolio dopo la flessione di ieri in scia ai timori di aumento della produzione Usa. Il Brent (-0,4%) viaggia a 64,7 dollari e il Wti (-0,5%) a 61,1 dollari.

Nel comparto del reddito fisso, infine, il rendimento del decennale governativo scende di circa 2 punti base al 2,84% e quello sul biennale di circa 1 punto base al 2,25 per cento.