Obbligazioni – Aste Btp in Italia, dati sull’inflazione Usa

Dopo l’asta del Bot annuale di ieri collocato a un rendimento medio di -0,40%, oggi è la volta dei Btp a medio lungo termine che vede, tra l’altro, il debutto del nuovo titolo settennale con scadenza 15 maggio 2025 e cedola facciale dell’1,45 per cento.

L’attenzione dei mercati, tuttavia, è rivolta ai dati sull’inflazione Usa che saranno resi noti nel primissimo pomeriggio con l’osservazione che, salvo improbabili sorprese, rappresenteranno un’ennesima conferma del passo lento del rialzo dei prezzi.

A parte questo, non ci sono notizie che sembrino in grado di scuotere i mercati. L’impasse politico italiano sembra relegato a una faccenda di provincia, l’insediamento del nuovo governo in Germania la replica di un film già visto, la “guerra commerciale” un nuovo puzzle i cui pezzi sono molto sparsi e, se vogliamo guardare più lontano, anche il ravvicinamento delle Coree una mossa di risiko volta più che altro a indebolire la posizione in politica estera dell’amministrazione Trump.

Il dollaro, lo ripetiamo da giorni, sembra confermare tutto questo e, anche stamane, è infaticabilmente oscillante sopra 1,23 contro euro. Il rendimento del decennale Usa è al 2,88% e i governativi europei incollati ai soliti livelli.

Poco da aggiungere a un quadro che si rinnova quotidianamente con sfumature impercettibili.

Anche sui titoli corporate non si muove nulla e i commenti impossibili.