Banche – Seduta piatta (-0,2%), ok Banco Bpm (+2,3%), Ubi (+1,1%) e Bper (+1,9%)

ll Ftse Italia Banche termina con un lieve flessione dello 0,2% e in linea l’analogo europeo (-0,6%), frenando anche il Ftse Mib (-0,3%).

Gli investitori hanno mantenuto una posizione di attesta in vista della pubblicazione dei documenti definitivi della Commissione Europea (oggi) e della Bce per la gestione dei crediti deteriorati (domani). In merito alle proposte della Commissione Ue, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha sottolineato che faciliteranno la cessione degli npl da parte delle banche, con queste ultime che tra fine marzo e inizio aprile invieranno a Francoforte i piani aggiornati sulla dismissione dei crediti deteriorati.

Nel frattempo, si è concluso con un nulla di fatto il vertice Ecofin in merito all’attuazione delle regole relative alla capacità totale di assorbimento delle perdite (Tlac) delle banche.

Nel listino principale seduta tonica per Banco Bpm (+2,3%), Bper (+1,9%) e Ubi (+1,1%), supportata anche dalla conferma del ‘buy’ da parte di Société Générale con target price rispettivamente a 4,30 euro, 6,20 euro e 5,20 euro.

Ancora in rosso Mps (-1,1%), con la banca che ha comunicato la sostituzione di Francesco Mele, che ha rassegnato le dimissioni, con Andrea Rovellini nella carica di Cfo.

Nel Mid Cap torna a salire Popolare Sondrio (+1,9%) dopo lo stop di ieri e in attesa del pronunciamento della Consulta sulla riforma delle popolari ormai imminente, mentre su Credem (-0,8%) scatta qualche presa di profitto dopo i rialzi degli ultimi giorni.

Su Creval (-1,6%) scatta qualche realizzo dopo il rally delle ultime sedute, in scia al successo dell’aumento di capitale da 700 milioni. Nel frattempo, ieri è partita l’offerta dei diritti di opzione rimasti inoptati, che durerà fino al prossimo 19 marzo e che nel primo giorno ha visto poco meno della metà del quantitativo scambiato.

Ancora sugli scudi Carige (+4,4%), con il mercato che resta in attesa delle prossime mosse degli azionisti, vecchi e nuovi, in vista di un nuovo equilibrio nell’assetto della governance. Intanto, l’istituto ligure punta al rilancio della controllata Cesare Ponti, banca attiva nel private banking.