Impiantistica – Comparto cauto (-0,2%) nella settimana delle trimestrali

Settimana di trimestrali nel settore dell’impiantistica che ha visto la pubblicazione dei conti della maggior parte delle società del comparto, provocando un andamento contrastato nei titoli durante le ultime cinque sedute.

L’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia registra una leggera flessione dello 0,2% rispetto all’ottava precedente, sovraperformando comunque il corrispondente indice europeo (-0,8%) ma non il Ftse Mib (+0,5%).

Unico titolo sopra la parità è stato Leonardo in rialzo del 3,2% in scia a due avvenimenti principali: la pubblicazione di conti 2017 in linea con la guidance rivista al ribasso nel 2017 ma superiori al consensus e l’annuncio della firma un contratto da 3 miliardi in Qatar da parte del consorzio Nh Industries, con l’ex Finmeccanica nel ruolo di “prime contractor”. In arrivo anche una commessa per il consorzio Eurofighter da parte dell’Arabia Saudita, interessata a 48 caccia Eurofighter Typhoon.

Leggermente sotto la parità l’altra big Prysmian (-0,2%) che investirà 170 milioni per una nuova nave posacavi.

Sotto la parità tutti gli altri titoli del comparto, con Astaldi fanalino di coda del comparto con un ribasso dell’8,3%.

Il Gruppo ha alzato il velo sul bilancio 2017, su cui pesa la già nota svalutazione degli asset in Venezuela senza la quale sarebbe stato in grado di chiudere l’esercizio con utili in crescita. Inoltre, confermate le voci sulla ricapitalizzazione tramite aumento di capitale da 300 milioni e la vendita degli asset legati alla concessione del Terzo Ponte sul Bosforo.

Il Venezuela pesa anche sui conti di Salini Impregilo, costretta anch’essa a svalutare la propria esposizione nel Paese chiudendo il 2017 in perdita. Il titolo nel corso della settimana ha vissuto delle vere e proprie montagne russe, influenzate anche dal downgrade di Banca Imi precedente alla pubblicazione dei risultati, che si sono tradotte in un -2,5% rispetto all’ottava precedente.

Fuori i risultati anche di Ansaldo STS (-0,2%) che hanno evidenziato una crescita dei ricavi non tradottasi in un conseguente incremento della redditività a causa degli effetti di un contenzioso in Svezia.