Isagro – Soffre la gestione operativa nel 2017

Nel 2017 il gruppo riporta un fatturato pari a 149,6 milioni sostanzialmente in linea con il 2016, mediando da un lato maggiori vendite di Agrofarmaci (+5,3 milioni, con una crescita di circa il 4%, in un contesto di mercato stabile) dall’altro minori ricavi da Accordi di M/L (-4,4 milioni) e da Servizi (- 1 milione).

Peggiora la gestione operativa con l’Ebitda e l’Ebit che diminuisco rispettivamente del 22,6% a 12,6 milioni e del 58,2% a 2,9 milioni, in presenza di ammortamenti aumentati del 3,6% a 9,7 milioni.

Peggiora anche la gestione finanziaria, con un saldo che passa da un valore sostanzialmente nullo ad un importo negativo di 0,7 milioni, scontando in particolare una diminuzione degli utili su cambi e strumenti derivati passati da 719mila euro a 154mila euro.

Il periodo in esame si chiude con un utile netto di 0,2 milioni, in forte calo rispetto ai 2,7 milioni del 2016, scontando anche una maggiore incidenza delle imposte con un tax rate aumentato dal 56,6% all’82 per cento.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 46,2 milioni, in diminuzione di 6,5 milioni rispetto a fine 2016, beneficiando in particolare del flusso di cassa generato dalle attività operative.

Per il 2018 il management si attende risultati in miglioramento rispetto al 2017 grazie principalmente alla crescita di Isagro Asia e a maggiori ricavi iniziali da nuovi Accordi di M/L.

Confermato l’obiettivo di fatturato consolidato pari a circa 200 milioni da raggiungere entro il 2020/2021, grazie all’applicazione di linee strategiche quali scoperta e sviluppo di nuove molecole e la crescita nel business delle biosolutions.