Mercati – Deboli su rialzo euro, Ftse Mib -0,1%

Intorno alle 16:00 le Borse europee viaggiano in frazionale ribasso nonostante l’avvio positivo di Wall Street, dove gli indici americani guadagnano tra lo 0,4% e lo 0,6 per cento. La più arretrata è Londra, con il Ftse 100 in calo dello 0,8% penalizzato dal -5% del colosso pubblicitario Wpp, dopo l’uscita del Ceo Sorrell. Viaggiano poco sotto la parità, appesantiti anche dal rafforzamento dell’euro, il Ftse Mib di Milano (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,2) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

Il rischio di un’escalation di tensioni dopo l’attacco aereo lanciato da Usa, Uk e Francia sembra affievolirsi, anche se gli investitori mantengono un atteggiamento prudente in attesa di sviluppi sul fronte siriano e sulle questioni commerciali. Nel frattempo il focus degli investitori torna a concentrarsi anche sulle trimestrali delle società americane. Bank of America ha riportato nel primo quarter un aumento del 34% degli utili, mentre a mercati chiusi si attendono i conti di Netflix e in settimana sarà la volta di giganti come Goldman Sachs e Morgan Stanley.

L’agenda macroeconomica ha visto la pubblicazione dei dati di marzo sulle vendite al dettaglio statunitensi (+0,6% mensile) e sull’indice Empire State Manufacturing (in calo a 15,8 punti), che segnala un peggioramento dell’attività manifatturiera ad aprile.

Sul Forex il dollaro perde ulteriore terreno dopo le accuse di Trump a Cina e Russia, ree di sfruttare la svalutazione delle rispettive valute. Il cambio con l’euro risale oltre quota 1,238, appesantendo lievemente i listini continentali, mentre quello con lo yen scivola a 107,3, nonostante i sondaggi che indicano una perdita di consensi per il premier Shinzo Abe.

Fra le materie prime l’oro risale lievemente a 1.347 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio arretrano dopo i rialzi della scorsa settimana innescati anche dalle prospettive di maggiori tensioni in Medio Oriente. Wti e Brent viaggiano rispettivamente a 66,6 e 71,8 dollari al barile, appesantiti pure dalle consuete preoccupazioni per un incremento della produzione in contrasto con gli sforzi per riequilibrare il mercato.

Rendimenti obbligazionari in lieve risalita, con il Btp italiano che oscilla intorno all’1,8%, separato da un differenziale con il Bund tedesco poco mosso a 127 punti base.

Fra le big cap di Piazza Affari restano ben intonati i bancari, guidati da UBI (+1,2%). In rialzo anche UNIPOL (+0,8%) e LEONARDO (+0,7%) mentre rimangono deboli le utilities, TENARIS (-1,3%) e MONCLER (-1%) nel giorno in cui si riunisce l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2017.

STM (+0,1%) brucia in gran parte i guadagni della mattinata, così come TELECOM ITALIA (+1,1%). Intanto il fondo tedesco Shareholders Value Management ha costituito una partecipazione di poco superiore all’1% nella Società con l’intenzione di supportare Elliott, in attesa del verdetto del tribunale sull’integrazione dell’ordine del giorno per l’assemblea del 24 aprile.