Obbligazioni – Rendimento dei Btp a medio lungo scende dopo le parole di Macron

Dopo una mattinata di attesa, rompe il silenzio e si prende la scena il presidente francese Emmanuel Macron.

Le parole del leader francese dal Parlamento Europeo hanno supportato l’idea di una nuova sovranità europea che non sostituisca quelle attuali ma si renda ad esse complementare per fronteggiare il disordine mondiale. Macron ritiene, infatti, che tale idea di sovranità dovrebbe essere istituita anche per tutta una serie di settori tra cui quello della salute, dell’alimentazione, dei diritti d’autore e dei diritti sociali. Inoltre, il presidente francese ha insistito sulla necessità di dotare l’Eurozona di una propria capacità di bilancio per garantire stabilità e convergenza.

Dal lato macro, avevamo lasciato in sospeso il dato dello Zew sull’economia tedesca, il quale è stato divulgato nella tarda mattinata e ha confermato un dato, come preannunciato, inferiore alle attese.

In tale contesto risultano insignificanti o comunque molto contenuti i movimenti dei rendimenti dei titoli governativi europei, che risultano in discesa di 3-4 punti base per i Btp decennali e quinquennali. Invece, rimangono invariati ai rendimenti di ieri i titoli governativi biennali, oltre che alla curva dei bund a medio e a lungo termine.

Il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2358, con la moneta unica che inverte la tendenza rispetto alla mattinata proprio in conseguenza delle indicazioni dello Zew.

Spostandoci Oltreoceano, Wall Street ha aperto in positivo grazie all’ottimismo innescato dalla stagione delle trimestrali e dalla revisione al rialzo delle stime di crescita degli Usa da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Buoni segnali in arrivo anche dal fronte macro: i nuovi cantieri edili avviati nel Paese a stelle e strisce sono aumentati a marzo, più di quanto previsto dagli analisti. Anche i permessi per le costruzioni hanno registrato un rialzo maggiore oltre le attese. Inoltre, la produzione industriale negli Stati Uniti, a marzo, è cresciuta per la quinta volta negli ultimi sette mesi.

In tale contesto, il T-bond si mantiene nel range del 2,85% con lo spread decennale Usa-Germania che non si discosta dall’ultimo valore riportato di 231 punti base.