Snam – Accettata l’offerta da 535 mln per comprare il 66% della greca Desfa

Il consorzio composto dal colosso di San Donato, principale azionista con una quota del 60%, da Enagás (20%) e Fluxys (20%), si è aggiudicato la gara per l’acquisto del 66% di DESFA, l’operatore ellenico nel settore delle infrastrutture del gas naturale. Il governo di Atene ha accettato l’offerta da 535 milioni di euro che era stata presentata la scorsa settimana per rilevare la quota di maggioranza del gruppo che gestisce, in regime regolato, 1.500 chilometri di rete di trasporto ad alta pressione e un terminale di rigassificazione.

Snam, Enagás e Fluxys, che sono anche azioniste del progetto TAP, potranno nei prossimi anni dare slancio alla crescita del sistema greco delle infrastrutture del gas naturale, cogliendo pienamente il potenziale del Paese come hub, facendo leva sullo sviluppo del mercato domestico e sulle nuove iniziative di transito.

Il consorzio, inoltre, potrà trasferire a DESFA capacità tecnico-operative e sviluppare nuovi utilizzi e fonti del gas naturale (come metano per i trasporti e biometano) per dare un contributo determinante al processo di riduzione delle emissioni climalteranti del Paese. Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, la Grecia può rappresentare un crocevia importante per la diversificazione degli approvvigionamenti e l’apertura di nuove rotte del gas naturale in Europa.

Sono state avviate discussioni con un pool di banche greche e internazionali finalizzate a ricevere un finanziamento non-recourse per l’acquisizione. Si segnala che nel 2017 DESFA ha riportato risultati in significativa crescita rispetto all’anno precedente, con un Ebitda di circa 177 milioni, che include anche componenti tariffarie non ricorrenti, e una posizione finanziaria netta positiva di circa 5 milioni, comprendente 228 milioni di cassa disponibile.

La sottoscrizione degli accordi per l’acquisizione potrà intervenire all’esito degli ulteriori step previsti dalla procedura di gara e dalla normativa locale sulle privatizzazioni, mentre il closing dell’operazione è previsto nella seconda parte dell’anno, a valle delle necessarie autorizzazioni.