Mercati – Proseguono senza scossoni, Ftse Mib +0,2%

Le Borse europee si avviano verso una chiusura poco mossa, mentre Wall Street ha aperto in frazionale ribasso, in particolare il Nasdaq a -0,6 per cento. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib di Milano segna un modesto +0,2%, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,35%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, con i soli dati sull’inflazione in Germania (+1,9%) e la stima aprile della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, in ripresa a 0,4 punti. Sul Forex recupera terreno il dollaro, che torna a 107,7 yen e riporta il cambio con l’euro sotto quota 1,23. Sterlina a quota 1,403 dollari e 0,875 nei confronti della moneta unica, dopo che il governatore della Bank of England Mark Carney ha attenuato le aspettative di un rialzo dei tassi a maggio, mentre sul fronte Brexit giungono segnali di disaccordi sul tema dei confini irlandesi.

Nel comparto obbligazionario il T-bond risale al 2,93% e si appresta a realizzare il maggior rialzo settimanale da febbraio. Torna inoltre ad ampliarsi il differenziale tra scadenze di lungo e di breve termine, che negli ultimi giorni aveva toccato i minimi dal 2007. In Europa il rendimento del decennale italiano è in crescita all’1,79%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in aumento a 119 punti base.

Tra le materie prime l’oro scambia in area 1.340 dollari l’oncia, penalizzato dal rafforzamento del biglietto verde. In calo di un punto percentuale le quotazioni del greggio con Wti e Brent rispettivamente a 67,5 e 72,9 dollari al barile. A Gedda, in Arabia Saudita si svolge il vertice Opec a cui partecipa anche la Russia, mentre Donald Trump ha accusato il cartello dei Paesi produttori di mantenere artificiosamente elevati i prezzi del greggio.

A Piazza Affari continua il momento positivo di TELECOM ITALIA (+1,9%) nel giorno dell’udienza in Tribunale sull’integrazione dell’ordine del giorno per l’assemblea del 24 aprile. Acquisti su banche e assicurazioni, oltre che su BUZZI (+2,2%).

In frazionale ribasso ENEL (-0,4%), che ha migliorato i termini della sua Offerta pubblica d’acquisto volontaria (Opa) per Eletropaulo anche se Iberdrola starebbe studiando un ulteriore rilancio.

Ancora in calo STM (-1,2%), in scia alla debolezza del settore tecnologico e alla revisione dei target di Taiwan Semiconductor, vendite anche su CAMPARI (-1,3%).