Banche – Anche Bankitalia pone l’attenzione sulle rettifiche connesse all’Ifrs 9

Anche Bankitalia, dopo la Bce, ha messo nel mirino la first time adoption relativa al nuovo principio contabile Ifrs 9, entrato in vigore all’inizio di quest’anno, relativamente alle maggiori svalutazioni effettuate dalle banche italiane, per capirne l’impatto sui bilanci e sul calcolo dei coefficienti patrimoniali.

Secondo quanto riportato dalla stampa, l’Autorità di Vigilanza ha inviato un’indagine specifica tramite l’invio di un documento agli istituti di credito in cui richiede di elaborare due scenari.

Il primo riguarda i conti del 2017, con le banche che dovranno fornire un dettaglio dei prestiti secured in base al principio contabile Ias 39, sostituito quest’anno dall’Ifrs 9.

Il secondo scenario, invece, riguarda i risultati di inizio 2018, su cui impatterà il nuovo principio contabile, con le banche che hanno effettuato degli extra accantonamenti per sfruttare lo spazio concesso nell’ambito della prima adozione dello stesso, i cui effetti vanno ad impattare sullo stato patrimoniale senza transitare da conto economico e spalmando gradualmente l’effetto in cinque anni (phase in).

In particolare, Bankitalia ha chiesto alle banche di fornire una spaccatura delle maggiori coperture, in base alle tipologie di classificazione dei crediti e fornendo chiarimenti sullo stato delle garanzie.

Il tutto dovrebbe fornire un quadro più trasparente su come e in che misura le banche hanno modificato le loro politiche contabili. I dati richiesti dovranno essere forniti entro il prossimo 15 maggio.

L’analisi dell’effetto sui coefficienti patrimoniali potrebbe servire a Banca d’Italia per capire con maggiore precisione analitica quali banche, nell’ambito di prima applicazione dell’Ifrs 9 siano in grado di rispettare le soglie minime regolamentari, e quali invece, al netto dell’impatto graduale concesso dalla normativa, potrebbero riscontrare difficoltà.