Mercati Asiatici – Lo yen debole sostiene Tokyo (+0,8%), ok la Cina

Le Borse asiatiche si muovono prevalentemente in rialzo, nonostante Wall Street abbia chiuso poco mossa dopo un’apertura ben intonata.

Sul fronte geopolitico, si segnala che il prossimo venerdì è previsto il vertice tra i leader delle due Coree, Kim Jong-Un e Moon Jae-In. Si ricorda che lo scorso sabato Kim ha dichiarato che la Corea del Nord non aveva più bisogno di condurre test nucleari o test intercontinentali balistici di missili, poiché aveva completato il suo obiettivo di sviluppo delle armi.

In Giappone, il Nikkei guadagna lo 0,8% a 22.264,52 punti in prossimità della chiusura. Andamento sostanzialmente in linea per il più ampio indice Topix (+0,9%) a 1.767,36 punti. I listini nipponici beneficiano dall’indebolimento dello yen sul dollaro, con il cambio che si porta sopra quota 108 (più precisamente a 108,7).

Sul fronte macro, si segnala la divulgazione dell’indice dei prezzi al consumo della Bank of Japan su base annua, che si fissano a +0,7% (in linea con il consensus e +0,8% il dato precedente). L’indice predittivo si è fissato a 106 punti (105,8 punti le stime e 105,9 l’ultima rilevazione).

Si ricorda che venerdì 27 aprile la Bank of Japan rilascerà le previsioni di crescita per l’anno che si concluderà a marzo 2021. Secondo fonti interne alla banca centrale nipponica, la stima di crescita sarebbe abbastanza modesta per il Paese del Sol Levante.

Inoltre, secondo il governatore della stessa banca centrale, Haruhiko Kuroda, la politica monetaria dell’istituto centrale gapponese dovrà restare accomodante fino al raggiungimento del target sui prezzi, pari al 2%, che richiederà ancora un po’ di tempo.

Le Borse della Cina continentale viaggiano in rialzo, con Shanghai e Shenzhen che si muovono a braccetto guadagnando entrambe l’1,8 cento. Si muove in rialzo anche la piazza di Hong Kong (+0,9%).

A livello monetario, il governatore della banca centrale cinese, Yi Gang, ha sottolineato che il settore finanziario del Paese del Dragone è solido e i rischi sono controllabili. Il banchiere cinese, inoltre, ha puntualizzato che l’indebitamento del settore non finanziario è lievemente salito rispetto allo scorso anno, mentre è diminuito quello del settore corporate.

Yi ha poi confermato che Pechino implementerà entro fine 2018 tutta una serie di misure volte a consentire agli investitori esteri un maggiore accesso ai mercati finanziari cinesi. Il numero uno dell’istituto centrale, infine, ha ribadito che Pechino è favorevole a un sistema di commercio multilaterale basato sulla cooperazione e sul dialogo.

Nel frattempo il Segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, sta valutando un possibile viaggio in Cina per discutere dei rapporti commerciali tra il Paese del Dragone e gli Stati Uniti.

Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, alle 08:10 ora italiana viaggiano a due velocità.

L’indice Msci Asia Pacific cede lo 0,2%, mentre l’oro tratta a 1.326,5 dollari l’oncia.