Mercati – Eurolistini in ordine sparso, Ftse Mib +0,2% oltre 24 mila punti

Seduta senza direzione per i listini del Vecchio Continente, cauti in vista della riunione di giovedì della Bce. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni sostanzialmente invariato (+0,2%) a 24.035 punti, chiudendo oltre 24 mila punti per la prima volta da luglio 2015. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%), così come gli indici americani a Wall Street.

Oltreoceano l’attenzione rimane focalizzata sulle trimestrali, con Alphabet (Google) in calo del 3,4% dopo i risultati, e sull’andamento del Treasury, che tenta un nuovo assalto alla soglia del 3% portandosi al 2,99 per cento. Per quanto riguarda i rendimenti dei titoli di Stato europei, il Btp si attesta all’1,76% e il Bund allo 0,63%, separati da uno spread di 113 punti base.

Il governativo decennale statunitense resta supportato dalle prospettive positive sull’economia americana e dalla ripresa dell’inflazione, agevolata dal recente rally delle commodities, che dovrebbero indurre la Fed a mantenere un atteggiamento piuttosto restrittivo.

Dinamiche che favoriscono anche il dollaro, che si mantiene in area 1,222 nei confronti dell’euro e supera quota 109 yen, in attesa dei meeting di Bce e BoJ previsti rispettivamente giovedì e venerdì.

Sul fronte macro, in mattinata è stato diffuso l’indice IFO di aprile, in diminuzione oltre le attese. La misura della fiducia delle aziende tedesche è calata a 102,1 punti da 103,3, mentre l’indicatore relativo alle aspettative di business si è fermato a 98,7 punti a fronte dei 100 di marzo. Segnali di debolezza che si sommano agli indici Pmi di aprile pubblicati ieri, che continuano a mostrare un rallentamento del ritmo di espansione economica nell’Eurozona.

Tra le materie prime l’oro è in frazionale rialzo a 1.328 dollari l’oncia, mentre il petrolio rimane pressoché invariato con Wti e Brent rispettivamente a 68,5 e 74,7 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano FERRAGAMO (+3,9%), che sfrutta anche l’intonazione positiva del settore, con MONCLER a +2,2 per cento. Tra le utilities acquisti su ITALGAS (+2%) e SNAM (+1,4%), mentre ENEL cede lo 0,4% dopo avere modificato le condizioni dell’offerta su Eletropaulo.

In ribasso SAIPEM (-2,9%), in seguito alla diffusione dei risultati del primo trimestre 2018, e TELECOM ITALIA (-2,4%), nel giorno dell’assemblea. Riduce le perdite STM (-0,7%), alla vigilia dei conti, penalizzato in avvio dalla guidance debole di Ams per il secondo trimestre. Arretrano BPER (-1,8%), LEONARDO (-1,5%) e MEDIASET (-1,2%).