Stm – Consensus primo trimestre 2018

Il colosso italo-francese dei semiconduttori comunicherà domani 25 aprile i risultati del primo trimestre 2018. Il consensus raccolto da Bloomberg per il periodo si aspetta una crescita a doppia cifra di ricavi (+22%) ed Ebitda adjusted (+64%) rispetto ai primi tre mesi del 2017. L’Ebit adjusted e un utile netto di competenza dei soci dovrebbero più che raddoppiarsi su base annua.

STMicroelectronics comunicherà domani 25 aprile, prima dell’apertura dei mercati, i risultati ufficiali del primo trimestre 2018. Gli analisti prevedono che il fatturato si attesti a 2.224 milioni di dollari, in crescita del 22,3% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Il dato riflette, in parte, il recupero del mercato globale dei semiconduttori che, secondo la Semiconductor International Association (SIA), nel mese di gennaio 2018 ha registrato vendite in aumento del 22,7% su base annua (37,6 miliardi di dollari) e a febbraio un progresso del 21% (36,8 miliardi di dollari).

L’Ebitda adjusted di Stm dovrebbe fissarsi a 472 milioni di dollari, in forte crescita (+63,9%) rispetto al primo trimestre 2017. Il relativo margine sui ricavi è atteso pari al 21,2%, in progresso di 5,4 punti percentuali.

L’Ebit adjusted è atteso pari a 278 milioni (con un margine del 12,5%), più che raddoppiato (+107,8%) su base annua. Il primo trimestre 2018 si dovrebbe chiudere con un balzo dell’utile netto di competenza dei soci che passa da 108 a 234 milioni (+116,7%).

Ricordiamo che lo scorso 25 gennaio i vertici della società, in occasione della pubblicazione dei risultati al 31 dicembre 2017, avevano previsto, per il primo trimestre 2018, da un lato una tendenza migliore della stagionalità per le applicazioni di Smart Driving e Internet of Things e, dall’altro, una dinamica sfavorevole dovuta alla stagionalità per le applicazioni per smartphone.

Su questa base, la guidance sul primo trimestre 2018 indica un calo sequenziale dei ricavi di circa il 10%, equivalente ad un aumento del 22% anno su anno, e una diminuzione del margine lordo che dovrebbe essere intorno al 39,5 per cento.