Hera – I soci approvano il bilancio 2017 e la cedola di €0,095

Oggi l’assemblea degli azionisti della multi-utility bolognese ha approvato il bilancio dello scorso esercizio che ha evidenziato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari e risultati superiori alle attese. Numeri particolarmente positivi, che confermano la validità della strategia multi-business, permettendo di bilanciare con successo le attività regolamentate con quelle a libero mercato, oltre a mantenere un profilo di rischio sostenibile.

Nello specifico, il fatturato di Hera ha raggiunto nel 2017 quota 5,61 miliardi (+9,4% rispetto all’anno precedente), il margine operativo lordo si è attestato a 984,6 milioni (+7,4% su base annua) e l’utile netto è lievitato di oltre il 21% rispetto al 2016, raggiungendo 251,5 milioni.

Gli investimenti complessivi del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi Vignano, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 440,5 milioni (+14% rispetto al 2016).

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è migliorato a 2,52 miliardi, con il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda si è ulteriormente ridotto rispetto all’anno precedente a 2,56 volte, grazie al margine operativo lordo in crescita e al ridotto indebitamento netto.

Gli azionisti hanno anche approvato la proposta del Consiglio di amministrazione (Cda) di distribuire un dividendo unitario di 0,095 euro, aumentato rispetto ai 0,09 euro dello scorso anno e coerentemente a quanto annunciato nel Piano industriale al 2021. Una remunerazione che conferma una forte attenzione alla creazione di valore per i soci attraverso una politica dei dividendi che, come evidenziato nel Piano industriale al 2021, prevede un ulteriore incremento a 10 centesimi per azione nel 2018 e 2019, per poi arrivare fino a 10,5 centesimi negli anni 2020 e 2021.

I soci hanno anche rinnovato l’autorizzazione al Cda all’acquisto di azioni proprie per un controvalore massimo di 200 milioni entro 18 mesi, un rinnovo che è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa tra cui le opportunità di investimento/acquisizioni di partecipazioni/emissione di strumenti finanziari.

L’assemblea ha, infine, confermata la nomina di amministratore di Alessandro Melcarne, già cooptato dal Cda lo scorso mese di novembre in sostituzione del dimissionario Aldo Luciano.