Obbligazioni – Calma piatta agli sgoccioli della settimana borsistica

Nel pomeriggio i futures scambiano in frazionale rialzo, preannunciando un’apertura positiva di Wall Street in scia alla buona chiusura di ieri.

In una giornata priva di eventi macro significativi, a prendersi la scena sono le vicende geopolitiche. Dopo l’uscita degli States dall’accordo nucleare con Teheran, Washington ha imposto sanzioni contro aziende e individui iraniani accusati di eseguire operazioni valutarie illegali negli Emirati Arabi per finalità militari e terroristiche.

Cruciale sarà inoltre l’incontro del prossimo 12 giugno a Singapore tra il presidente americano, Donald Trump, e il leader nordcoreano, Kim Jong-Un. In quell’occasione, le speranze del presidente Usa saranno quelle di “ottenere qualcosa di molto significativo” per ridurre le ambizioni nucleari della Corea del Nord.

Il rendimento del T-bond rimane al 2,96%, in linea rispetto ai valori della mattinata, mentre l’euro avanza nei confronti del dollaro con il cambio che si porta sopra a 1,19.

Tornando nel Vecchio Continente, l’attenzione è sempre concentrata sull’Italia, dove proseguono i dialoghi tra i Cinque Stelle e la Lega per trovare punti di contatto per la formazione del nuovo esecutivo tricolore. Stando agli ultimi aggiornamenti, il nome del nuovo premier dovrebbe essere svelato questa domenica dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

In tale contesto, lungo la curva dei rendimenti i movimenti significativi si ritrovano nel tratto a medio/lungo, con i rendimenti dei Btp quinquennali e dei decennali scesi rispettivamente di tre e quattro punti base dalla mattinata.