Analisi Tecnica – Mediobanca: fase di correzione al test della media a 100 sedute

Dopo aver raggiunto nella seduta dello scorso 24 aprile il nuovo massimo intraday del 2018 a 10,50 euro, livello raggiunto l’ultima volta nella primavera del 2008, le quotazioni dei titoli della banca di piazzetta Cuccia hanno ripiegato poco sopra la media mobile a 100 sedute, attualmente in transito a 9,807 euro. Una correzione che, comunque, s’inquadra all’interno di un quadro grafico che rimane decisamente rialzista in un’ottica di lungo periodo per i corsi delle azioni Mediobanca.

L’eventuale cedimento del sopracitato supporto dinamico a 9,807 euro potrebbe trasformare l’attuale correzione in un vero e proprio trend ribassista di breve periodo per le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Alberto Nagel, con il successivo livello da monitorare individuabile a 9,616 euro. Nel caso di rottura di questo livello i due primi obiettivi ribassisti per i corsi delle azioni Mediobanca sono individuabili a 9,382 euro prima e a quota 9,225 euro in seguito.

Un primo segnale di forza, invece, potrebbe arrivare dal superamento della resistenza statica posizionata a 10,115 euro dato che in questo scenario positivo, le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbero rapidamente raggiungere il successivo ostacolo a quota 10,28 euro. La rottura al rialzo di questo livello, confermata in chiusura di seduta e accompagnata da un deciso incremento dei volumi scambiati, aprirebbe la strada dei corsi delle azioni Mediobanca a un primo obiettivo rialzista a quota 10,50 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 10,60 euro.

La performance da inizio 2018 dei titoli Mediobanca è pari al +5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,87 euro, con un potenziale rialzista del 9,5 per cento.

Prezzo di riferimento: 9,93 euro

+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,60 euro;
+5,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,50 euro;
+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,28 euro;
+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,115 euro;

-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,807 euro;
-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,616 euro;
-5,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,382 euro;
-7,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,225 euro.