Bim – Perdita netta di 6,4 mln nel 1Q 2018, varato aumento da 91 mln

Banca Intermobiliare (Bim) ha archiviato il primo trimestre 2018 con un margine di intermediazione pari a 15,3 milioni, con una contrazione del 39% rispetto al periodo di confronto.

L’andamento ha risentito della riduzione delle commissioni nette a 10 milioni (-18,7% annuo), che rappresenta la componente di maggiore peso, e del margine di interesse a 2,2 milioni (-39% rispetto al primo trimestre 2017), nonché dei profitti da trading (-50,1% a 3 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2017).

I costi operativi sono rimasti sostanzialmente stabili a 21,4 milioni. Nel dettaglio, i costi del personale sono aumentati del 10,2% annuo a 11,9 milioni, mentre le altre spese amministrative sono scese del 12,4% a 9 milioni. Al netto degli oneri straordinari, pari a circa 1,3 milioni, i costi operativi avrebbero registrato una riduzione del 4,5% rispetto al periodo gennaio-marzo 2017.

Tali dinamiche hanno portato ad un risultato lordo di gestione negativo per 6,1 milioni (deficit di 6,8 milioni nel periodo di confronto).

Dopo minori rettifiche su crediti per 660 mila euro (-58,5% annuo), la perdita netta si è attestata a 6,4 milioni (rosso di 2 milioni nel primo trimestre 207).

Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet1 phased in al 31 marzo si fissa al 9,94% (9,85% al 31 dicembre 2017).

Gli asset under management della clientela al 31 marzo ammontano a 6,3 miliardi, con una diminuzione del 14,8% rispetto a fine 2017.

SI segnala che il cda, in attuazione di una più complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale della banca già annunciata al mercato e supportata dal nuovo socio di controllo Trinity Investments, ha deliberato di proporre ad una convocanda assemblea straordinaria un aumento di capitale a pagamento, da eseguirsi entro il 31 dicembre 2018, mediante emissione di nuove azioni ordinarie da offrire in opzione ai soci, per un importo (comprensivo di sovrapprezzo) di 91 milioni.

Trinity Investiments ha manifestato da subito l’intenzione di procedere con il deconsolidamento dell’intero portafoglio di attività deteriorate tramite un’operazione di autocartolarizzazione.