Mercati – Milano arranca (-0,3%) indebolita dalle banche, spread a 153 bp

Intorno alle 16:00 il Ftse Mib resta arretrato rispetto agli altri listini europei, con una flessione dello 0,3 per cento. Ben intonati invece il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).

Apertura in frazionale ribasso, invece, per Wall Street, dove gli operatori attendono sviluppi sui rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina e continuano ad osservare l’andamento del T-Bond, che si mantiene sui massimi di 7 anni in area 3,1% sostenendo anche gli altri tassi internazionali.

In Europa resta sotto pressione il Btp, condizionato dalle vicende politiche del Belpaese. Lega e M5s hanno ultimato la bozza definitiva dell’accordo di governo, che non contiene misure per un’uscita dall’Eurozona né il taglio di 250 miliardi di debito italiano in mano alla Bce, e stanno limando gli ultimi dettagli per la definizione del nuovo esecutivo. Il decennale italiano scambia in area 2,15%, dopo aver toccato un picco a quota 2,18% e lo spread con il Bund di pari durata si attesta a 153 punti base.

L’andamento dei Treasuries continua a sostenere il dollaro, in area 1,18 rispetto all’euro e in crescita a 110,7 yen. Tra le materie prime l’oro scivola poco sotto i 1.290 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del greggio avanzano leggermente, con Wti e Brent rispettivamente a 71,7 e 79,6 dollari al barile, all’indomani del calo delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia.

A Piazza Affari restano deboli i bancari, in particolare UBI (-4,9%) penalizzato dalla debacle di MPS (-9,5%), possibile obiettivo di integrazione, in scia alle indicazioni sull’istituto senese contenute nella bozza di accordo per il governo.

Sottotono anche MEDIASET (-1,7%) all’indomani dei conti, mentre in cima al Ftse Mib spicca RECORDATI (+7,5%), dopo la notizia che il fondo londinese CVC Capital Partners ha avuto colloqui con la società per una possibile acquisizione da 8 miliardi di euro.

Ben intonati anche TENARIS (+2%) e i titoli della moda MONCLER e FERTRAGAMO (+1,6%). Sulla parità TELECOM ITALIA (+0,1%) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i risultati del primo trimestre 2018, archiviato con ricavi sostanzialmente in linea con le attese e una lieve flessione dei margini operativi.

Poco mossa anche FCA (+0,2%) che ad aprile ha registrato un incremento delle immatricolazioni in Europa del 2,3%, più debole del +9,6% segnato dal mercato.