Analisi tecnica – A2A: quadro grafico ancora neutrale nel medio/breve periodo

Il mancato superamento della barriera a quota 1,70 euro ha favorito delle prese di beneficio sui titoli della principale multi-utility lombarda che lo scorso 5 marzo avevano avviato un rally (+21,7%) sulla tenuta del minimo a 1,393 euro.

All’interno di un quadro grafico neutrale nel medio/breve periodo, nella seduta odierna è emerso che la pressione ribassista sui corsi delle azioni A2A sembra aver trovato un valido ostacolo sul supporto statico posizionato a 1,5465 euro, il cui cedimento potrebbe così implicare una rapida discesa verso il successivo supporto a quota 1,5130 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello consentirebbe poi di ipotizzare per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano un primo obiettivo ribassista a 1,483 euro e un secondo a quota 1,445 euro.

Lo scenario negativo appena delineato potrebbe essere accantonato soltanto nel caso di rapido recupero dei corsi delle azioni A2A in direzione della prima significativa resistenza a quota 1,593 euro. Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un deciso incremento dei volumi scambiati, aprirebbe la strada verso la successiva resistenza individuabile a 1,624 euro, superata la quale i target rialzisti di breve periodo sono posizionabili a 1,65 euro prima e a quota 1,6745 euro in seguito.

La performance da inizio 2018 dei titoli A2A è pari al +0,8%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,72 euro, con un potenziale ribassista del 10,8 per cento.

Prezzo di riferimento: 1,553 euro

+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,6745 euro;

+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,65 euro;

+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,624 euro;

+2,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,593 euro;

-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,5465 euro;

-2,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,513 euro;

-4,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,483 euro;

-7,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,445 euro.