Moda – Condizioni climatiche, riorganizzazioni e cambi segnano i ricavi nel 1Q 2018

I primi tre mesi del 2018, per le 12 società quotate del settore della moda che hanno presentato dati intermedi di gestione, si sono chiusi con un fatturato complessivo di 4,06 miliardi, aumentato del 2,5% a cambi correnti rispetto ai 3,96 miliardi del pari periodo 2017.

La dinamica delle vendite del settore in questa prima frazione d’anno ha riportato andamenti contrastanti a seconda del proprio prodotto di punta influenzati dalle condizioni climatiche, che hanno segnato temperature più basse fino a fine marzo rispetto al 2017. Ad incidere sui ricavi anche l’effetto cambi risultato negativo, per quelle realtà con giro d’affari  consistente oltreoceano. Le variazioni positive più interessanti sono state messe a segno da Moncler (+20,2%), Aeffe (+19.6%) e Brunello Cucinelli (+9,2%), mentre i cali maggiori sono stati registrati da Geox e Tod’s.

 

 

A livello di area geografica, rimangono sostanzialmente stabili le vendite di quelle società che operano prevalentemente in Europa (incluso Italia), che complessivamente si sono attestate a 1,3 miliardi (-0,4% rispetto al 1° trimestre 2017). Soffrono, invece,  l’apprezzamento dell’euro quelle società attive soprattutto nelle Americhe, il cui giro d’affari complessivo si è fissato a 1,6 miliardi contro 1,8 miliardi del 1Q 2017 (-11,7%). Continua invece lo sviluppo dei ricavi nelle regioni asiatiche e nel resto del mondo, che nel periodo in esame hanno raggiunto 833 milioni di fatturato (+1,7%).

Nel dettaglio, Moncler ha beneficiato delle temperature più rigide, registrando progressi a doppia cifra in tutte e tre le aree considerate, in particolare risalta l’exploit delle vendite realizzate nelle regioni asiatiche (+27% a 146,4 milioni; +39% a cambi costanti), che rappresentano circa il 44% del giro d’affari del gruppo, grazie ai risultati ottenuti in Cina e a Hong Kong con performance nettamente superiori alla media di quell’area.

Significativo lo sviluppo del business in Greater China anche per la maison del cachemire di Cucinelli che, seppur con valori assoluti ancora limitati, realizza ha aumentato del 31,2% le vendite in quell’area fino a 13,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 9,2% dal precedente 7,8 per cento. Nel Resto del Mondo le vendite sono salite del 5,6% a 17,1 milioni, con un positivo contributo dall’apertura della prestigiosa boutique monomarca wholesale di Dubai, all’interno dell’esclusivo Dubai Mall.

Segnali di ripresa per Safilo Group. In Europa i ricavi del gruppo veneto dell’occhialeria sono saliti del 25,5% a cambi correnti a 123,5 milioni, registrando significativi tassi di crescita nella maggior parte dei mercati che nel 2017 erano stati interessati dal difficile avvio del nuovo sistema informativo per la gestione del centro distributivo di Padova. Dal giro d’affari nel resto del mondo e regioni asiatiche emerge il +50% a 32,5 milioni. Nel dettaglio, Brasile, Messico, India e Arabia Saudita hanno rappresentato i mercati più dinamici, insieme ai paesi in cui Safilo è entrata più di recente attraverso partnership con distributori locali.

La contrazione del 10,7% delle vendite di Luxottica risente del calo del 5,4% in Europa, mercato che sconta l’effetto combinato della standardizzazione delle politiche commerciali e del mancato avvio della stagione degli occhiali da sole a marzo. Per contro, il giro d’affari in Nord America, mercato di riferimento del gruppo, risente principalmente dell’effetto cambi, con la variazione a cambi costanti praticamente nulla.

Infine, il calo del fatturato di Geox soffre la contrazione del 16,6% delle vendite nel mercato domestico (31% dei ricavi totali). Tale andamento è dovuto principalmente alla ormai conclusa fase di ottimizzazione della rete di negozi monomarca, che ha visto 12 chiusure nette nel primo trimestre 2018, oltre alle condizioni climatiche sfavorevoli soprattutto del mese di marzo. Dinamica analoga anche in Nord America che, con un fatturato pari a 11,8 milioni segna un calo del 18,3% a cambi correnti (– 11,8% a cambi costanti). Performance imputabile principalmente all’andamento negativo del canale wholesale, interessato da una attenta selezione delle controparti in linea con la strategia di miglioramento della percezione del brand.

Per quanto riguarda l’analisi per canale distributivo, emerge un calo del 6% delle vendite retail, canale preferito dalle società di maggiori dimensioni ma che nei primi mesi del 2018 evidenzia un cambio di tendenza verso il canale online, un andamento che emerge dalla riduzione in termini di peso sul fatturato rispetto al 1Q 2017 e dalla diminuzione a doppia cifra, in valore assoluto, delle vendite di Luxottica e Geox attraverso quel canale. Nello specifico, quest’ultima ha risentito della partenza ritardata della stagione primaverile e della relativa richiesta di alcune controparti di posticipare al secondo trimestre parte delle consegne.

Per contro, il giro d’affari di Moncler realizzato nel retail  è aumentato del 25,6% a 256,2 milioni, grazie allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta.

A livello di canale wholesale e multimarca, spicca la crescita del 23,8% a 71 milioni (75% del fatturato) di Aeffe, seguita dal +8,5% delle vendite multimarca di Brunello Cucinelli che, nella prima frazione d’anno, è riuscita ad entrare in selezionati multibrand store molto esclusivi in Cina Continentale.

Si segnala, infine, che l’andamento del business del settore della moda, spesso influenzato da accentuate dinamiche di carattere stagionale, con l’introduzione delle collezioni a cadenza mensile e non più stagionale, un nuovo concept che a breve partirà per alcune società, consentirà di contrastare fattori strettamente legati alla ciclicità e a fenomeni poco controllabili.