Utility – Rimbalzo per il settore (+0,7%), Snam la migliore (+1,1%)

Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso la seduta di ieri in rialzo dello 0,7%, sottoperformando il corrispondente indice europeo (+1,1%), ma facendo meglio del Ftse Mib (+0,3%). L’andamento di ieri del paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari segue lo scivolone (-3,5%) registrato nella giornata di mercoledì e pertanto si configura al momento come un semplice rimbalzo.

Sul fronte obbligazionario, il Btp ha concluso la giornata a 2,10%, dopo aver toccato un picco a quota 2,18% e al tempo stesso lo spread con il Bund di pari durata si è ristretto a 147 punti base. Resta quindi sotto pressione il Btp, condizionato dalle vicende politiche del Belpaese: Lega e M5s hanno ultimato la bozza definitiva dell’accordo di governo, che non contiene misure per un’uscita dall’Eurozona dell’Italia né il taglio di 250 miliardi di debito italiano in mano alla Bce, e stanno aggiustando gli ultimi dettagli per la definizione del nuovo esecutivo.

Tra le società del Ftse Mib, Snam (+1,1%) ha registrato la performance borsistica migliore della seduta di ieri. Denaro anche su Enel (+0,7%) che ha stretto tramite la divisione Enel X insieme alle imprese Carlini Signal e Alpiq InTec Italia un accordo con Anas per il ripristino degli impianti tecnologici nelle gallerie della superstrada E45 nel tratto di Orte-Cesena dal valore di 40 complessivo di 40 milioni (come indicato in una nota da Anas). Sostanzialmente invariate le quotazioni di A2A (+0,2%). Il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano una volta che Acsm Agam avrà completato la fusione approvata dai soci lo scorso mercoledi, sarà obbligato insieme ai soggetti aderenti al patto parasociale (Lario Reti Gas e comuni di Como, Monza, Sondrio e Varese) a lanciare un Opa sulla totalità del capitale post fusione non posseduto.

Tra le Mid Cap, sostanzialmente invariati i corsi di Hera (+0,2%). Quest’ultima ha formalizzato un accordo con quattro istituti di credito per l’attivazione di una nuova linea revolving sostenibile da 200 milioni di euro finalizzata a contribuire e a mantenere la solidità finanziaria e nel contempo ad accrescere il mix di prodotti e strumenti finanziari adottati dall’azienda. L’accordo è il primo nel suo genere in Italia.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, si segnalano gli acquisti su Alerion Clean Power (+1,2%), mentre TerniEnergia (-0,2%)  ha annunciato che la controllata Softeco Sismat coordinerà il progetto “GoSmart – Genova Smart Mobility 2.0” per la gestione della mobilità urbana.