Commercio – Settore in ribasso, resiste Ivs (+0,9%) in scia ai conti

Ottava negativa per il settore Commercio il cui indice ha riportato un -5,5% sottoperformando sia il corrispondente europeo (+1,3%) sia il Ftse Mib (-2,9%).

Andamento quest’ultimo in una settimana tra l’altro ancora caratterizzata dalle incertezze politiche italiane legate alla formazione del nuovo governo.

Campari, unico titolo del settore presente nel principale indice milanese, ha riportato un +1,8 per cento.

Ynap, rimasta sostanzialmente invariata (+0,1%), ha annunciato che il delisting avverrà il prossimo 20 giugno.

Tra le Mid ha fatto meglio Parmalat  (-0,5%) che ha comunicato i ricavi relativi al primo trimestre del 2018, in calo su base reported del 7,5% mentre a cambi e perimetro costante, nonché escludendo il venezuela per motivi di iperinflazione, il fatturato si conferma stabile rispetto al pari periodo del 2017.

Vendite su Marr (-6,5%) nonostante i buoni conti trimestrali, con ricavi pari a 328,5 milioni, in crescita del 2,7% rispetto ai 319,8 milioni del corrispondente periodo del 2017 e un utile netto che ha raggiunto i 7,4 milioni in aumento del 10,5% rispetto ai 6,7 milioni del primo trimestre 2017.

Tra le Small si è distinta Massimo Zanetti (+1,5%), seguita da Ivs (+0,9%) dopo i positivi conti trimestrali, che hanno evidenziato un fatturato consolidato nei primi tre mesi del 2018 di 107,3 milioni con un incremento del 6,1% e un utile netto di gruppo pari a 6,1 milioni (+17,7% da 5,2 milioni del 2017).

Debole Enervit (-0,9%) nonostante abbia comunicato dati sui ricavi, risultati pari a 13,9 milioni in crescita del 10,3% rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo 2017. Inoltre, osservando il dato pro-forma che rende omogeneo il dato 2017 al fine di tenere conto degli effetti derivanti dall’applicazione, a partire dal 1 gennaio 2018 dell’IFRS 15, la crescita dei ricavi risulta essere del 13,2%.

Ha annunciato i dati trimestrali anche La Doria (-8,6%), con ricavi per 179 milioni, in aumento del 6,8% reported e del 8,4% a cambi costanti rispetto al pari periodo del 2017 e un utile netto di competenza dei soci per 5,5 milioni, in progresso di 6,3 punti percentuali su base annua.