I Pir hanno archiviato il primo trimestre 2018 con una raccolta netta pari a 2 miliardi, in netto calo rispetto ai 3,4 miliardi dell’ultimo trimestre 2017.
Secondo i dati pubblicati da Assogestioni, i deflussi più consistenti sono stati registrati dagli azionari (passati dagli 876 milioni di fine dicembre ai 193 milioni al 31 marzo), seguiti dai flessibili (diminuiti da 844 milioni a 461 milioni). Bene, invece, i flessibili, che hanno riportato sottoscrizioni per 1,3 miliardi.
Gran parte dei flussi sono confluiti in 43 nuovi prodotti, mentre sui 25 giù esistenti sono stati indirizzati 234 milioni.
Il patrimonio gestito riferito ai Pir ha raggiunto 17,5 miliardi. Di questo ammontare, circa il 42% da capo ai prodotti bilanciati, il 31,2% agli azionari, il 25,7% ai flessibili e l’1,2% agli obbligazionari.
Il patrimonio più rilevante è gestito da Banca Mediolanum per complessivi 3,8 miliardi (nel trimestre ha raccolto 282,2 milioni), seguito da Intesa Sanpaolo con 3,3 miliardi (sottoscrizioni pari a 542 milioni nel trimestre).
