Mercati – Apertura in rosso, a Milano resiste Azimut

Avvio in calo per le borse europee, in scia all’andamento negativo di Wall Street e dei mercati asiatici. Intorno alle 9:20, a Milano il Ftse Mib cede l’1,1%, tornando sotto quota 23 mila punti. In rosso anche il Dax di Francoforte (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%).

Resta centrale il tema politico italiano, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che non si è espresso sul nome di Giuseppe Conte, proposto da M5S e Lega come premier e finito nel mirino della stampa con l’accusa di aver gonfiato il proprio curriculum. Lo spread Btp-Bund risale in area 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,35 per cento.

A livello internazionale, Donald Trump ha raffreddato l’ottimismo sulle relazioni commerciali con la Cina, dichiarando di non essere soddisfatto sull’evoluzione dei negoziati con Pechino, mentre ha ammesso che il summit del prossimo 12 giugno a Singapore con la Corea del Nord potrebbe essere rimandato.

Giornata particolarmente ricca di appuntamenti macro, con l’attenzione rivolta soprattutto alle stime preliminari degli indici Pmi di maggio. In serata inoltre verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione della Fed, con gli operatori in cerca di maggiori indicazioni sul percorso di ulteriore rialzo dei tassi di interesse Usa.

Intanto il biglietto verde guadagna terreno nei confronti della moneta unica, con il cambio euro/dollaro sceso in area 1,174 dopo essersi riportato ieri a ridosso di quota 1,18, mentre rifiata nei confronti della divisa nipponica, con il dollaro/yen che arretra a 110,3.

Tra le materie prime, infine, l’oro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1.290 dollari l’oncia, mentre viaggiano in calo le quotazioni del greggio dopo i rialzi delle scorse sedute. Il Brent (-0,5%) scambia a 79,2 dollari e il Wti (-0,3%) a 72 dollari, in attesa della pubblicazione questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Tornando a Piazza Affari, parziali realizzi su SAIPEM (-1,7%) dopo la corsa delle ultime sedute, con le vendite che colpiscono anche TENARIS (-2,1%). Cali diffusi tra i bancari come BANCO BPM (-1,4%), MEDIOBANCA (-1,6%), UBI (-1,4%) e UNICREDIT (-1,1%).

Rifiata FCA (-1%) dopo i guadagni degli scorsi giorni, trascinando al ribasso anche EXOR (-1,6%). Prosegue invece la rimonta di AZIMUT (+1,4%), che secondo alcune indiscrezioni starebbe negoziando l’ingresso in Timone Fiduciaria con l’operatore di private equity Peninsula Capital.