Obbligazioni – Dicotomia sui tassi in Europa

Scende l’indice manifatturiero delle Pmi in Germania e in Europa, e cresce il tasso di disoccupazione trimestrale in Francia.

La lettura di questi importanti dati macro conferma il rallentamento e spinge immediatamente i tassi dell’Eurozona al ribasso, con l’eccezione però del caso italiano dove la curva sale dal due al dieci anni e riporta lo spread tra Btp e Bund di nuovo in prossimità del picco di 190 punti base. In quest’ultimo caso, diventa difficile capire se il mercato tema di più l’edizione del governo in pectore o il rischio di un ritorno veloce alle urne con tutte le incognite del caso.

Il cambio euro/dollaro, più sensibile alla sostanza delle cose, scende rapidamente a quota 1,17 riconsiderando i tempi di revisione della politica monetaria della Bce.

La chiusura negativa di Wall Street accompagna il movimento di discesa di quasi cinque centesimi del rendimento del T-bond americano, mentre in serata saranno disponibili i verbali dell’ultima riunione del Fomc, dove si potranno trovare nuovi spunti per meglio comprendere come la Fed veda il quadro economico a stelle e strisce.

Leggera ripresa dello spread, infine, dei corporate high-yield in euro che non trova pari, al momento, su quelli espressi in dollari.