Obbligazioni – Si allenta la tensione sull’obbligazionario italiano

Nel pomeriggio i principali listini europei si muovono prevalentemente in ribasso.

In attesa dei resoconti dell’ultimo consiglio di politica monetaria della Bce, l’attenzione è rivolta al contenuto del Financial Stability Review, che ha avvertito l’Italia e altri Paesi altamente indebitati del rischio di non compliance, che potrebbe colpirli, con gli sforzi fiscali strutturali previsti dalle regole del patto di stabilità e crescita. Il documento, inoltre, evidenzia che la posizione fiscale nell’Eurozona dovrebbe rimanere prevalentemente neutrale nel corso del 2018/19, ma alcuni Paesi (principalmente quelli colpiti dalla crisi) è probabile che allentino leggermente le loro politiche in materia.

Nel Belpaese comincia a prendere forma il nuovo esecutivo, con il neo premier, Giuseppe Conte, che oggi è impegnato nel giro di consultazioni con le varie forze politiche per formare la propria squadra di ministri.

Lo spread decennale Italia-Germania sembra reagire positivamente all’interruzione dei mesi di instabilità politica vissuti dallo stivale, contraendosi di tre punti base rispetto alla chiusura di ieri. Di riflesso si riducono anche i rendimenti dei Btp, soprattutto nel tratto a medio/lungo della curva.

Oltreoceano, i futures scambiano in frazionale ribasso, preannunciando un’apertura di Wall Street negativa, influenzata dalle parole del presidente americano, Donald Trump, sulla possibile introduzione di dazi al 25% sulle auto e sui camion importati per difendere la “sicurezza nazionale”.

Il T-bond si mantiene nell’intorno del 3%, mentre il cambio euro/dollaro prosegue la risalita oltre 1,17 (più precisamente 1,173).