Servizi Finanziari – Lettera sul settore (-1,9%), regge meglio Fineco

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso dell’1,9% e allineato all’omologo europeo (-1,6%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%). Quest’ultimo continuano a essere rallentato dalle incognite generate dalla formazione del nuovo esecutivo, con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha chiamato ieri al Colle Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio su cui si sono accordati Lega e Movimento 5 Stelle, che ha aderito con riserva al mandato ricevuto dal presidente della Repubblica di costituire il governo.

La giornata negativa del comparto bancario si ripercuote sui titoli dell’asset management, con Banca Mediolanum (+0,2%) e Fineco (-0,3%) che riescono però a resistere attorno alla parità.

Dopo due sedute si interrompe il trend positivo di Exor (-1,9%), che si è mossa in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap si muovono in controtendenza doBank (+2%) e Cerved (+1,4%) dopo che martedì erano stati interrotti i pesanti cali della settimana precedente, dovuti a un capitolo inserito nel contratto di governo redatto da Lega e M5S, che prevede l’eliminazione delle norme sull’azione nei confronti dei debitori senza la preventiva autorizzazione da parte della magistratura.

Tra le Small Cap prosegue il buon momento avviato ad inizio ottava da Banca Intermobiliare (+2,3%), con la Consob che ha approvato il prospetto informativo relativo all’Opa totalitaria promossa da Trinity, il veicolo posseduto dal neo azionista di maggioranza Attestor. L’operazione partirà il prossimo 28 maggio.

Continuano il momento negativo di Banca Sistema (-1,1%), nonostante la buona trimestrale evidenziata.