Obbligazioni – Anche la Spagna alimenta il nervosismo

L’opposizione spagnola si dice pronta a votare la sfiducia al governo Rajoy dopo la sentenza di condanna per corruzione per il Partito Popolare spagnolo oltre che del suo tesoriere.

La cosa non può che alimentare il nervosismo che colpisce i Paesi periferici dell’Unione con in testa l’Italia, l’unica a registrare anche oggi tensione su tutta la curva e con lo spread Btp-Bund a dieci anni che tocca i 200 punti base.

Pesano, nel caso italiano, polemiche, critiche e alterchi che delineano, nel peggiore dei casi, un confronto conflittuale istituzionale tra capo dello Stato e capo del Governo sulla
scelta dei futuri ministri.

La minore compattezza del quadro generale si riflette appieno nella debolezza dell’euro, con il dollaro che si riporta sotto 1,17 e il franco svizzero sotto 1,16.

Un ulteriore segnale di nervosismo generale si avverte infine dalla salita veloce dello spread dei corporate high-yield, specialmente in euro, anche di riflesso ai focolai di crisi nei mercati emergenti che rinnovano un automatico ritorno verso i porti sicuri (“fly to quality”), come si nota dal simbolico rientro del rendimento del T-bond sotto quota 3% e del Bund che, in meno di due settimane, è sceso dallo 0,64 allo 0,46 per cento.