Assicurazioni – Faro Ivass sul calcolo del Solvency II ratio con il metodo standard

L’Ivass, l’autorità di vigilanza sulle compagnie assicurative, ha eseguito ispezioni sulle compagnie assicurative per verificare la correttezza nel calcolo del Solvency II ratio, a due anni dall’entrata in vigore del nuovo framework.

I controlli si sono concentrati in particolare sulla determinazione delle riserve vita per quelle compagnie che privilegiano l’utilizzo del modello standard, che costituiscono circa l’80% delle riserve totali.

Dalle verifiche, secondo quanto riportato dalla stampa, sono emerse delle discrepanze che hanno costretto alcune compagnie a reimpostate il calcolo portando a una riduzione dell’indicatore rispetto a quanto comunicato.

Nel ramo vita, i gruppi che decidono di optare per l’utilizzo della formula standard per il computo del Solvency II ratio non sono obbligati a mettere da parte dei cuscinetti di capitale per fare fronte ai potenziali rischi connessi ai titoli di Stato detenuti in portafoglio, verso cui le compagnie tricolore hanno una significativa esposizione.

La normativa, inoltre, lascia alle compagnie un ampio margine di manovra per calcolare le riserve vita, che ad oggi ammontano a 700 miliardi, dei quali 500 miliardi fanno riferimento alle polizze vita tradizionali.

L’authority, pur sottolineando più volte la solidità patrimoniale di cui godono le compagnie del Belpaese, durante le ispezioni “hanno fatto emergere la necessità di rafforzare i processi sottostanti l’applicazione sia dei principi generali, sia del calcolo applicativo delle riserve tecniche”.