Mercati Asiatici – Borse frenata dalle nuove tensioni Usa/Cina, giù Tokyo (-0,8%)

Borse asiatiche miste dopo la chiusura in moderato ribasso, lo scorso venerdì, di Wall Street, in scia all’inasprirsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Washington ha annunciato l’introduzione di dazi pari al 25% su importazioni di prodotti cinesi “che contengono tecnologie industriali significative”. La lista include alcune merci legate al piano cinese di sviluppo industriale “Made in China 2025”.

Pronta la replica del ministero del Commercio cinese, che “risponderà immediatamente e adeguatamente ai dazi americani annunciati oggi”. Pechino, che sta studiando provvedimenti di pari entità, ha sottolineato inoltre come “tutti i risultati ottenuti fino ad oggi dai negoziati commerciali con gli Stati Uniti non sono più da considerarsi validi”.

Per contro, il presidente americano, Donald Trump, ha rincarato la dose precisando che “Gli Stati Uniti imporranno dazi addizionali se la Cina adotta ritorsioni come l’imposizione di nuove tariffe doganali su prodotti, servizi o prodotti agricoli americani, come l’aumento di barriere che vanno al di là dei dazi o come azioni punitive contro gli esportatori americani o le aziende americane che operano in Cina”.

In Giappone, il Nikkei cede lo 0,8% attestandosi a 22.663,4 punti in prossimità della chiusura. Andamento analogo anche per il più ampio indice Topix (-1%) a 1.770,81 punti. I listini sono frenati anche dal lieve apprezzamento dello yen sul dollaro, con il cambio che sale a 110,5  (ieri era a 110,9).

La Bank of Japan, lo scorso venerdì, aveva confermato la prosecuzione della politica monetaria espansiva, in quanto il target d’inflazione del 2% è ancora lontano dall’essere raggiunto.

Si segnala che si è verificato un terremoto nel distretto di Osaka, uno dei principali centri industriali del Paese nipponico.

Dal lato macro, si segnala che a maggio le esportazioni sono salite dell’8,1% su base annua (+7,5% il consensus e +7,8% l’ultima rilevazione), mentre le importazioni sono cresciute del 14% su base annuale (+8,2% le stime e +5,9% il dato precedente). Il saldo della bilancia commerciale si è attestato a -578 miliardi di yen (-235 miliardi le stime e +625 miliardi l’ultima rilevazione).

Le Borse della Cina continentale sono chiuse per festività, così come la piazza di Hong Kong.

Tornando alla vicende commerciali, gli Stati Uniti, attraverso un comunicato ufficiale, hanno reso noto l’introduzione di dazi per 50 miliardi di dollari sugli import cinesi. Nel documento, il presidente americano, Donald Trump, pur sottolineando l’amicizia con il leader cinese, Xi Jinping, ha evidenziato come i rapporti commerciali tra i due Paesi siano molto scorretti da parecchio tempo.

Il rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, ha annunciato che l’oggetto della tassazione saranno 818 categorie di prodotti, già inclusi nella lista preliminare presentata lo scorso aprile, per un valore complessivo di 34 miliardi di dollari. L’imposizione fiscale su tali prodotti sarà effettiva dal prossimo 6 luglio.

Inoltre, è prevista una seconda tranche di dazi su un’altra lista di 284 prodotti del valore complessivo di 16 miliardi di dollari. Tale gruppo di imposte partirà solo dopo un iter di approvazione.

La rappresaglia cinese potrebbe riguardare una lista di circa 660 prodotti importati dagli Stati Uniti. Una prima risposta, infatti, ha riguardato l’imposizione di dazi pari al 25% su 34 miliardi di dollari di importazioni americane riguardanti prodotti agricoli e auto che partiranno il prossimo 6 luglio, in concomitanza con quelle americane. Il totale riguarderà 50 miliardi di dollari di importazioni americane, di cui 16 miliardi saranno valutati prossimamente.

Sul versante finanziario, il Consiglio di Stato cinese ha pubblicato le linee guida che riducono i limiti agli investimenti esteri in alcuni settori, tra cui quello agricolo, minerario, automotive e dei velivoli. I provvedimenti erano già stati annunciati la settimana scorsa, con l’obiettivo di aprire ancora di più il mercato locale e attrarre capitali in vari settori, inclusi i trasporti, la logistica e i servizi professionali.

Inoltre, gli operatori esteri saranno agevolati a partecipare alla sottoscrizione dei bond degli enti locali alle attività di M&A, investendo anche in società quotate.

Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, alle 08:10 ora italiana viaggiano contrastate. Chiuse per festività le piazza di Jakarta e Taipei.

L’indice Msci Asia Pacific cede lo 0,7%, mentre l’oro tratta a 1.280,2 dollari l’oncia.