Mercati Usa – Partenza in rosso su timori guerra commerciale

Apertura in calo a Wall Street in scia all’andamento negativo dell’azionario a livello mondiale sul riemergere delle preoccupazioni relative ai rischi di guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones perde un punto percentuale, mentre S&P 500 e Nasdaq cedono lo 0,7-0,8 per cento.

Il focus dei mercati resta sulle tensioni commerciali tra le prime due economie mondiali, dopo che venerdì il presidente americano Donald Trump ha annunciato che introdurrà dazi per 50 miliardi di dollari su prodotti cinesi.

Immediata la replica di Pechino, che ha promesso misure analoghe nei confronti di Washington, anche se alcuni operatori ritengono probabile vi sia ancora spazio di trovare un accordo, sottolineando inoltre che gli attuali dazi, se venissero messi in atto, avrebbero un impatto limitato sull’economia globale.

Intanto, il cambio dollaro/yen arretra a 110,5 mentre l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,16, con la moneta unica che tenta un recupero dai minimi toccati la scorsa settimana in seguito alle indicazioni più ‘dovish’ del previsto emerse dal meeting della Bce di giovedì.

A frenare la rimonta della divisa europea contribuiscono però le tensioni politiche in Germania, con la Csu, partito alleato della cancelliera Angela Merkel, che potrebbe decidere di mettere in atto un piano per limitare l’immigrazione nel paese.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene stabile sui livelli della mattinata in area 1.280 dollari l’oncia, mentre recuperano terreno le quotazioni del petrolio dopo che il greggio americano aveva toccato un minimo degli ultimi due mesi.

Il Brent (+1%) viaggia a 74,2 dollari e il Wti (+0,3%) a 65,2 dollari, in attesa del vertice Opec in calendario a Vienna il prossimo 22 giugno con Arabia Saudita e Russia che puntano ad aumentare la produzione, in contrasto con Iraq, Iran e Venezuela.

Poco mosso, infine, il comparto del reddito fisso, con il rendimento del decennale al 2,91% e quello del biennale al 2,54 per cento.