Mercati Usa – Russell 2000 da record (+0,5%), cede il Dow Jones (-0,4%)

Esito incerto a Wall Street di una seduta che parte negativa e termina in recupero con l’indice delle small caps che mette a segno un altro massimo storico avvicinandosi alla soglia dei 1.700 punti.

Piatto il Nasdaq mentre il Dow Jones soffre le tensioni tariffarie con la Cina e scende per la quinta seduta consecutiva, la peggiore striscia degli ultimi due mesi, penalizzato dai titoli industriali (Boeing e Caterpillar perdono un punto percentuale).

Debole anche lo S&P500 (-0,2%) che però anch’esso recupera gran parte delle perdite iniziali.

Nel settore tecnologico un downgrade su Intel affossa il titolo che termina la seduta a -3,4 per cento.

Il VIX chiude praticamente invariato a 12,3 punti annullando un guadagno del 13% fino a 13,7 nei primi minuti di contrattazione.

In difficoltà, invece, i settori delle telecomunicazioni (-2%), i consumi durevoli (-1,5%) ed il sanitario (-1%).

In salita l’energia (+1%) grazie al balzo del petrolio che passa dagli iniziali 63,9 dollari al barile della mattinata asiatica ai $65,85 della chiusura statunitense in guadagno dell’1,2%.

Tra i metalli preziosi rimbalzano solo di pochi decimi di punto sia oro che argento dopo il pesante scivolone nella fine della scorsa ottava.

Sul fronte obbligazionario si registra la discesa dei rendimenti lungo tutta la curva dei tassi con le scadenze decennali e biennali che flettono entrambe di quattro punti base al 2,88% ed al 2,52% mantenendo lo spread tra le due a 36 punti base, minimo degli ultimi undici anni.