Obbligazioni – Rendimenti poco mossi, nessuna novità rilevante da Draghi

Nel pomeriggio proseguono le vendite sulle principali piazze europee, che risentono dei continui tira e molla commerciali al di là del Pacifico sull’asse Usa-Cina.

L’attenzione dei mercati, però, è rivolta a Sintra dove il presidente della Bce, Mario Draghi, ha affermato che la politica monetaria si mantiene accomodante per raggiungere il target inflazionistico del 2% e sarà prudente anche dopo il Quantitative easing. Al riguardo Draghi, pur confermando il termine del programma entro l’anno, non ha escluso una possibile ripresa qualora si manifestassero situazioni al momento impreviste.

I rendimenti dei Btp si muovono al rialzo lungo tutta la curva con particolare attenzione nel tratto a breve, dove gli yield salgono di 12 centesimi allo 0,65 per cento. Di riflesso, lo spread sui decennali Italia–Germania si allarga di cinque centesimi a 223 punti base (ieri era 215 pb).

Spostandoci al di là dell’Atlantico, Wall Street ha aperto debole la seduta con i futures sui principali indici Usa che scambiano al ribasso.

A tenere banco sono i continui attriti commerciali tra Washington e Pechino. L’ultimo aggiornamento riporta della nuova minaccia a stelle e strisce di imporre ulteriori dazi, qualora la Cina abbia intenzione di rispondere all’ultima mossa statunitense (un’aliquota del 10% su import cinesi per 200 miliardi di dollari). Probabile al riguardo che la diatriba continui nelle prossime ore, se non giornate, visto che il ministero del Commercio cinese non intende restare impassibile.

Il rendimento del T-bond si mantiene al di sotto del 2,90%, mentre il cambio euro/dollaro che scende a 1,156, con il biglietto verde che si rafforza rispetto alla mattinata.