Utility – Più vicine le nozze tra Agsm Verona Aim Vicenza

Dopo tante false partenze sembrano finalmente esserci tutte le condizioni per la ripresa del dialogo tra le due municipalizzate di Verona e Vicenza che porti alla creazione di una super utility veneta che, sulla base dei dati 2017, avrebbe un giro d’affari pro-forma superiore al miliardo di euro e un margine operativo lordo, sempre pro-forma, di 132 milioni.

Ad alzare il velo sulla ripresa delle trattative tra i vertici di Agsm Verona e Aim Vicenza che potrebbe portare presto all’annuncio dell’aggregazione delle due realtà, un articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano “MF” in cui si specifica che l’elezione del nuovo sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha consentito la ripresa, ma soprattutto l’accelerazione dei negoziati che erano stati sospesi nell’attesa dei risultati delle elezioni comunali dello scorso 10 giugno.

Lo stesso articolo di “MF” ricorda anche che l’aggregazione tra le due multi-utility venete era stata annunciata per la prima volta nel gennaio dell’anno scorso, quando l’allora numero uno di Aim Vicenza, Paolo Colla, sottolineò la volontà di dar vita a un nuovo gruppo che avrebbe generato importanti sinergie. A inizio estate seguì la consegna alle giunte comunali di Verona e Vicenza dei pareri che fissavano i concambi e quindi le quote che sarebbero state detenute da Agsm (57,5%) e Aim (42,5%), con la possibilità di acquisto di Acque Veronesi da parte del Comune di Verona, portando così Agsm al 57,8% del capitale del nuovo gruppo e limando quella di Aim al 42,2 per cento.

Nel febbraio di quest’anno c’è stato uno stop al progetto di M&A anche se in quell’occasione il primo cittadino di Verona e l’ex sindaco di Vicenza avevano sottolineato la volontà di mantenere in vita il progetto d’integrazione ribadendo la strategicità della fusione. Senza dimenticare che l’amministratore unico di Aim, Umberto Lago, aveva ribadito che il piano industriale dell’utility vicentina prevede la crescita attraverso aggregazioni industriali e quella con Agsm è forse quella più naturale.

Nell’attesa di un eventuale annuncio di un’operazione straordinaria, il gruppo scaligero ha comunicato la proposta di un prestito obbligazionario con cui imprese e famiglie potranno partecipare al finanziamento dell’impianto eolico da 4 MW, localizzato ad Affi.

L’operazione presentata da Agsm Verona prevede il collocamento di un bond per un importo fino a 1 milione di euro, pari al 20% del costo totale dell’impianto, con durata pari a 6 anni, una cedola annua del 4,5% e il taglio che sarà compreso tra 3 e 30 mila euro. Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro il prossimo 30 settembre per consentire l’emissione entro ottobre.