Mercati Asiatici – Tentativo di rimbalzo per la Cina, lo yen sostiene Tokyo (+0,9%)

Le Borse asiatiche si muovono in territorio positivo, nonostante la nuova seduta debole per Wall Street.

Sul fronte commerciale, non si placano le tensioni sull’asse Washington-Pechino. Stando agli ultimi aggiornamenti, il presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato che qualora il Paese del Dragone intendesse reagire nuovamente alle nuove imposizioni a stelle e strisce del 10% su 200 miliardi di importazioni cinesi, gli States non si tireranno indietro e avanzeranno un’ulteriore contromossa di dazi su altri prodotti per 200 miliardi di dollari, con il totale che salirebbe quindi a 450 miliardi di dollari. Al riguardo, Trump ha dichiarato che “Bisogna andare avanti con ulteriori azioni per convincere la Cina a cambiare le sue pratiche scorrette, aprire il mercato agli Usa e accettare relazioni commerciali più equilibrate”.

Tutto questo dopo che era arrivata la prima risposta di Pechino all’iniziale minaccia di dazi aggiuntivi da parte americana. Il ministero del Commercio cinese, infatti, ha fatto sapere di voler “adottare opportune contromisure, se gli Usa diventeranno irragionevoli e compileranno la lista”.

Inoltre, il ministero ha aggiunto che “La guerra commerciale condotta dagli Stati Uniti è sia contro la legge sia contro il trend di sviluppo dell’economia mondiale di oggi”, sottolineando che la politica commerciale statunitense “danneggia gli interessi dei cittadini cinesi e americani, delle società e di tutte le persone del Mondo”.

In Giappone, il Nikkei guadagna lo 0,9% attestandosi a 22.488,49 punti in prossimità della chiusura. Andamento analogo anche per il più ampio indice Topix (+0,3%) a 1.749,57 punti. I listini sono rallentati anche dall’indebolimento dello yen sul dollaro, con il cambio che si porta a 110,2 (ieri era a 109,7).

Le Borse della Cina continentale tentano un piccolo rimbalzo dopo la seduta pesante di ieri, con Shanghai a +0,2% e Shenzhen a +1 per cento. In rialzo anche la piazza di Hong Kong (+1,2%).

Sul versante monetario, la banca centrale cinese ha annunciato una crescita del credito e di riuscire a gestire i rischi di default. Inoltre, l’istituto centrale ha puntato il dito contro le autorità del Paese del Dragone, ammonendole sul fatto che devono migliorare il ritmo e l’intensità delle loro politiche e ridurre il livello di debito in modo stabile ed ordinato.

I prossimi impegni della Pboc riguarderanno il rafforzamento dell sostegno alle piccole imprese, la protezione della Cina dai possibili impatti negativi derivanti da fattori esterni, la stabilizzazione delle aspettative di mercato e il garantire una crescita stabile dell’economia.

La banca centrale cinese ha sottolineato che i coefficienti di riserva obbligatoria delle banche dovrebbero essere abbassati per ridurre la pressione sugli istituti di credito del Paese.

Infine, l’istituto centrale ha ribadito l’urgenza di tramutare la politica monetaria da un modello basato sulla quantità a uno basato sul prezzo, aggiungendo che le autorità gradualmente unificheranno i tassi di interesse, quelli sui prestiti e quelli sui depositi.

Sul fronte politico, il governo di Pechino avrebbe in mente alcuni progetti, tra cui alzare la soglia minima di tassazione personale da 3.500 yuan a 5.000 yuan, e valutare l’introduzione di detrazioni fiscali su alcune spese relative a educazione, cure mediche e relative alla casa. Il tutto allo scopo di ridurre il carico fiscale e stimolare i consumi.

A livello geopolitico, si segnala la visita del leader nordcoreano, Kim Jong-Un, a Pechino, dove ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Quest’ultimo ha elogiato Kim per il positivo risultato dello storico incontro con il presidente americano Donald Trump, in particolare per l’intesa raggiunta sulla denuclearizzazione della penisola coreana e sul porre le basi per un clima di pace.

Xi Jinping ha dichiarato che “A prescindere dai cambiamenti nella situazione internazionale e regionale, la posizione risoluta del partito e del governo cinese a dedicarsi al consolidamento e allo sviluppo delle relazioni cino-nordcoreane non cambierà”.

Le altre Borse, dove sono ancora aperte le contrattazioni, alle 08:10 ora italiana viaggiano quasi tutte in rialzo.

L’indice Msci Asia Pacific guadagna lo 0,3%, mentre l’oro tratta a 1.273,75 dollari l’oncia.