Obbligazioni – Salgono rendimenti Btp, “Old Lady” ferma sui tassi di interesse

La decisione della “Old Lady” di mantenere invariati i tassi d’interesse allo 0,5% si dava già per assodata da un po’ e la conferma giunta dopo pranzo sgonfia quel minimo di attesa per l’evento clou della giornata.

Intanto, da Parigi, ha preso parola il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, sottolineando che la fine del programma di Quantitative easing è solo il primo step verso una politica monetaria più convenzionale, sebbene il percorso potrebbe richiedere qualche anno. Inoltre, Weidmann ha ribadito che l’inflazione europea si avvicina, ma resta inferiore al target inflazionistico del 2 per cento.

Il pomeriggio resta tinto di rosso sulle principali piazze europee, con le vendite riconducibili non solo alle diatribe commerciali tra Usa e Cina, ma anche al nodo migranti che alimenta le tensioni tra l’Italia e gli altri membri dell’Ue.

I rendimenti dei governativi italiani salgono lungo tutta a curva con variazioni comprese tra i 12 e i 27 centesimi, probabilmente sulla notizia delle nomine dei presidenti della commissione di Bilancio della Camera e della Finanze al Senato di esponenti politici noti per le posizioni euroscettiche. Di riflesso. lo spread sui decennali Italia-Germania si allarga a 232 punti base (ieri era 218 pb).

Muovendoci Oltreoceano, i futures sui principali indici Usa scambiano contrastati, preannunciando un’apertura incerta di Wall Street, appesantiti dall’escalation delle tensioni commerciali sull’asse Washington-Pechino.

Stando agli ultimi aggiornamenti, la Cina ha comunicato che il 6 luglio prossimo introdurrà dazi per 34 miliardi di dollari sugli import a stelle e strisce. Sebbene le schermaglie di questa “guerra commerciale” rimbalzino da una parte all’altra del Pacifico, alla contesa si unirà anche l’Unione Europea, che domani ufficializzerà imposizioni fiscali per 2,8 miliardi di euro sui beni statunitensi.

Il rendimento del T-bond si mantiene nell’intorno del 2,90%, mentre il cambio euro/dollaro resta sopra 1,15, con il biglietto verde che inverte la rotta dalla mattina arretrando rispetto alla moneta unica.