Servizi Finanziari – Avvio negativo (-2,8%), resiste meglio B. Generali

ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso del 2,8% e sotto-performando di 1,5 punti percentuali l’omologo europeo (-1,3%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-2,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-2,4%). Quest’ultimo è frenato anche dalle incognite originate dai prime passi del nuovo esecutivo, al momento focalizzati soprattutto sulle differenze di vedute con l’Unione Europea su come approcciare la tematica relativa all’immigrazione. Inoltre, a rendere più difficile il quadro d’insieme anche l’accentuarsi delle scontro commerciale internazionale Stati Uniti e Cina.

La seduta negativa del settore creditizio si ripercuote sui titoli dell’asset management, che chiudono con ribassi compresi tra l’1% e il 2,5%, con l’eccezione di Banca Generali che limita il rosso allo 0,6 per cento.

Ancora giù Exor (-3,9%), il cui andamento è stato penalizzato dalle performance negative delle principali controllate quotate.

Poste Italiane il rosso all’1,3%, con gli investitori che attendono nelle prossime settimane la decisione sulla partnership nell’Rc auto.

Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl scattano i realizzi su Banca Ifis (-1,6%) dopo il rialzo dell’ottava precedente, così come su doBank (-0,6%) dopo il rally della settimana scorsa e e proseguito per gran parte della seduta di ieri, prima del rallentamento nel finale, in scia alla presentazione del nuovo piano strategico avvenuta lo scorso 19 giugno. Arretra pesantemente Cerved (-3,1%) dopo la divulgazione del nuovo piano industriale 2018-2020, che prevede una crescita dell’Ebitda adjusted ad un Cagr compreso tra il 5% e l’8,5 per cento. Inoltre, il gruppo milanese ha anche annunciato tre acquisizioni e una partnership.

Tra le Small Cap sprint di Banca Intermobiliare (+13,9%), dopo la conclusione dell’Opa totalitaria lanciata dal neo azionista di maggioranza, il fondo inglese Attestor. In base agli aggiornamenti finali, l’operazione ha raccolto adesioni pari al 6,7% dei titoli oggetto della stessa e all’1,8% del capitale, consentendo ad Attestor di salire al 70,6 per cento. L’esito dell’offerta comporta il mancato raggiungimento da parte di Trinity di una partecipazione superiore al 90% del capitale di Bim.

Prese di beneficio su MutuiOnline (-2,4%), reduce da una settimana in cui è balzata di quasi il 15 per cento.