Assicurazioni – L’Ivass chiederà la rivisitazione di “Solvency II”

L’Ivass, autorità di vigilanza sulle assicurazioni, chiederà modifiche sulla normativa “Solvency II” relativa ai requisiti di solvibilità de comparto, che sarà oggetto di una rivisitazione nel 2020, in quanto svantaggia le compagnie italiane.

È quanto ha affermato durante la presentazione della relazione sul 2017 dell’authority il suo presidente Salvatore Rossi, il quale ha affermato: “Lavoreremo per correggere l’obiettiva complessità del sistema e le disparità fra le imprese di diversi Paesi: il funzionamento del cosiddetto aggiustamento per la volatilità penalizza obiettivamente le compagnie italiane. Faremo la nostra parte per dire ai colleghi d’Europa che va cambiato perché non compensa allo stesso modo le varie compagnie europee”.

Rossi ha ricordato in proposito la recente impennata dello spread Btp-Bund in area 320 pb avvenuta lo scorso maggio che non ha fatto scattare le soglie del suddetto aggiustamento , precisando che “L’aggiustamento è modulato su un portafoglio medio europeo: le compagnie italiane posseggono più titoli nazionali della media, quindi quando questi titoli sono soggetti ad alta volatilità esse non vengono compensate abbastanza”.

Inoltre – ha proseguito l’esponente della Vigilanza – “la componente nazionale del meccanismo, la più efficace, entra in funzione solo se si passano certe soglie alla fine di ciascun mese, il che crea una non linearità irrazionale e pericolosa, come si è visto in occasione del recente episodio di turbolenza finanziaria in Italia, quando quella componente non è scattata”.