Assicurazioni – Ania: rivedere Solvency II tenendo conto dello spread

“Un sensibile allargamento dello spread implica un forte rischio nel breve termine sui bilanci delle compagnie di assicurazione. Nel caso di persistenza il rischio è inevitabilmente destinato a riflettersi sui rendimenti corrisposti ai nostri 20 milioni di clienti”.

È quanto ha sottolineato nel corso dell’assemblea annuale dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici) il presidente Maria Bianca Farina, aggiungendo che “Larga parte del risparmio assicurativo ha sostenuto il debito pubblico anche, e soprattutto, negli anni più difficili. Detti titoli rappresentano oggi oltre il 15% dell’intero stock in circolazione”. Su complessivi 850 miliardi di investimenti del settore, 350 miliardi sono concentrati sui titoli di Stato italiani.

Farina ha poi fatto presente che di questa eventualità “si dovrà tenere conto anche in sede normativa per ridurre i possibili effetti pregiudizievoli per i risparmiatori derivanti da un’applicazione rigida delle regole contabili che costringono anche in situazioni straordinarie e transitorie a recepire perdite quando i titoli non sono negoziati”.

Il riferimento era al regolamento “Solvency II” sui requisiti patrimoniali delle compagnie assicurative, attualmente in fase di rivisitazione, nell’ambito della quale il presidente dell’ANIA pone l’accento sulla “necessità di modificare il funzionamento del volatility adjustment, l’algoritmo destinato ad attutire gli effetti sulle esigenze di capitale della eccessiva volatilità dello spread di un singolo Paese. I titoli di Stato, ha devono essere risk free”.