Obbligazioni – Non Farm Payrolls oltre le attese, T-bond sostanzialmente stabile

L’attenzione del pomeriggio è ancora rivolta agli States e più precisamente all’agenda macro. Al riguardo, infatti, l’economia statunitense crea più posti di lavoro (Non Farm Payrolls) del previsto a giugno nonostante l’inattesa crescita del tasso di disoccupazione.

I futures sui principali indici a stelle e strisce scambiano in contrasto, preannunciando un’apertura incerta di Wall Street. Prudenza dettata dall’avvio della prima ondata di dazi imposti dal presidente Usa, Donald Trump, sui prodotti importati dalla Cina.

Inoltre, è probabile che le diatribe tra Usa e Cina si inaspriscano ulteriormente, dopo la promessa di Trump di far raggiungere i 550 miliardi di dollari alla somma totale dei dazi sugli import cinesi.

Poco da segnalare sia sul rendimento del T-bond (in linea al valore di ieri), sia sul cambio euro/dollaro, che si mantiene sopra 1,17 con il biglietto verde che continua a perdere terreno sulla moneta unica.

Spostandoci nel Vecchio Continente, nel pomeriggio le principali piazze europee virano in territorio negativo, invertendo la rotta dalla mattinata. I mercati restano comunque fiduciosi, come già anticipato stamane, che le due superpotenze alla fine raggiungano un compromesso.

Da una nota dell’Istat si apprende che l’indicatore anticipatore dell’economia italiana evidenzia una nuova decelerazione, consolidando uno scenario di contenimento dei ritmi di crescita.

Lo spread sui decennali Italia-Germania si contrae a 241 punti base dai 243 pb di ieri. I rendimenti dei Btp calano lungo tutta la curva con variazioni comprese tra i 4 e gli 8 centesimi, mentre impassibili e poco mossi dai predenti valori gli yield dei Bund.