Nel pomeriggio i futures sui principali indici Usa scambiano in frazionale rialzo, preannunciando un avvio di seduta positivo per Wall Street.
Anche oggi l’attenzione Oltreoceano è rivolta all’agenda macro, con la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo negli Usa di giugno che hanno sostanzialmente riconfermato i numeri della precedente rilevazione senza riservare sorprese.
A livello geopolitico, invece, i riflettori sono puntati sul vertice della Nato a Bruxelles, dove cresce la tensione tra i membri dell’Alleanza, visti i già incrinati rapporti tra Washington e Berlino, dopo la minacciata uscita degli Usa dall’Organizzazione qualora gli alleati non si impegnino ad aumentare i contributi alla spesa militare fino al 4% del Pil.
In tale contesto il rendimento del T-Bond non si discosta dal valore della mattina (2,85%), con il cambio euro/dollaro stabilmente arroccato attorno a quota 1,1680.
Nel Vecchio Continente i principali listini si mantengono in territorio positivo dopo aver preso visione dei verbali del meeting dell’ultima riunione di giugno della Bce, che non aggiungono novità a quanto già ampiamente noto.
Nel documento si menziona, infatti, che i mercati obbligazionari mondiali hanno risentito delle dispute commerciali tra Washington e Pechino e che ciò ha aumentato l’avversione al rischio, oltre ad avere causato un’elevata ma temporanea volatilità nei mercati.
L’Eurotower, inoltre, sottolinea la volontà di mantenere invariati i tassi almeno fino alla prossima estate e per tutto il tempo necessario a garantire che l’inflazione sia stabilmente allineata con le aspettative correnti del percorso di aggiustamento sostenuto. Un possibile loro ritocco sarà previsto solo qualora l’inflazione risalirà verso il target del 2 per cento.
Lo spread sui decennali Italia-Germania si contrae di tre centesimi dai 237 pb di ieri. Lungo la curva nulla da segnalare in merito agli yield dei Bund, mentre quelli dei Btp calano tra i due e i quattro centesimi dagli scorsi valori.
