Utility – Indice appena sotto la parità (-0,1%), in evidenza Italgas (+1,7%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,1%, sostanzialmente in linea sia con il corrispondente indice europeo (-0,2%), sia con il Ftse Mib (-0,3%).

Nella giornata l’attenzione degli operatori si è mantenuta sul meeting tra Trump e Putin. Oggi il focus sarà sulle parole che Jerome Powell pronuncerà in parlamento a proposito della politica di rialzo dei tassi e la sua attuazione.

Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo, con il tasso del Btp decennale al 2,57% e lo spread con il Bund stabile a 220 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Italgas che ha guadagnato l’1,7%.

Ben comprate anche A2A (+1,1%) e Snam (+0,8%). Si segnala che la Commissione Europea ha comunicato di aver approvato l’acquisizione del 66% del gruppo greco delle infrastrutture del gas da parte da consorzio guidato da Snam stessa, principale azionista con una quota del 60%.

Tra le Mid ha fatto meglio Erg (+0,6%) mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata K.R. Energy (+3,6%).

Il gruppo attivo lungo l’intera filiera degli accumulatori elettrici ha reso noti i risultati dell’offerta in opzione agli azionisti dell’aumento di capitale per massimi 41,8 milioni, deliberato dal Cda lo scorso 19 giugno. Nel dettaglio, la società ha annunciato che durante il periodo d’offerta (25 giugno-13 luglio) sono stati esercitati 1.161.700 diritti corrispondenti a 3.949.780 azioni, pari al 35,07% del totale delle azioni offerte, per complessivi 14.653.683,80 euro.

Acquisti anche su TerniEnergia (+1,3%) e Biancamano (+0,7%).

Ricordiamo poi che Morgan Stanley, in un report, ha evidenziato che è possibile attendersi per il 2019 un andamento positivo per gli utili di tutte le principali utility italiane operanti sul mercato regolato. Il broker americano riporta tra l’altro che l’incremento da inizio anno dello yield sul decennale italiano, potrebbe tradursi in un aumento dei ritorni consentiti di 10-20 punti base nel periodo 2019-2021.