Tecnologia – Continua lo scontro tra Google e Ue

La Commissione europea ha inflitto a Google, il motore di ricerca più usato su internet, una multa di 4,3 miliardi di euro per abuso di posizione dominante con Android, il suo sistema operativo per gli smartphone (usato su almeno otto cellulari su dieci).

La multa è sì alta, ma bisogna sempre tenere conto delle proporzioni: Google, stando ai ricavi del 2017, ci mette un paio di settimane a generare quel volume d’affari. Al gigante del web, Bruxelles ha dato 90 giorni di tempo per mettere fine alle pratiche anti-concorrenziali.

L’accusa è quella di aver imposto fin dal 2011 restrizioni illegali ai produttori di apparecchi Android e agli operatori di telefonia mobile per rafforzare il dominio nella ricerca sul web, e di conseguenza gli introiti pubblicitari, in un momento in cui gli utenti si spostano sempre più dai PC fissi ai dispositivi mobili.

Una posizione alla quale la società americana ha replicato a stretto giro: “Android ha creato più scelta per tutti, non meno: un ecosistema fiorente, innovazione rapida e prezzi più bassi sono le caratteristiche classiche di una forte concorrenza. Faremo appello contro la decisione della Commissione”.

In base alle regole Ue sulla concorrenza, tale atteggiamento può essere sanzionato con una multa fino al 10% del fatturato totale di Alphabet, casa madre di Google, ossia una cifra intorno ai 110,9 miliardi di dollari.

La decisione di Bruxelles arriva in un momento in cui i rapporti fra le due sponde dell’Atlantico sono già tesi, con la guerra commerciale dichiarata dal presidente americano Donald Trump al resto del mondo.

Si ricorda infine che lo scorso anno la Ue inflisse a Google una multa di 2,4 miliardi di euro per aver favorito il suo servizio di comparazione di prezzi Google Shopping a scapito degli altri competitor.