Spaxs (Aim) – Linee guida 2018-23 della nuova banca da Business Combination

La società presenta oggi il piano strategico per il quinquennio 2018-2023 della nuova banca, originatasi dalla Business Combination con Banca Interprovinciale.

Il nuovo istituto di credito opererà mediante tre divisioni, in sinergia tra loro e focalizzate su segmenti di mercato dinamici, profittevoli, di dimensione rilevante ma non ancora propriamente serviti dagli operatori tradizionali. Il focus sarà su finanziamenti alle Pmi ad elevato potenziale ma con una struttura finanziaria non ottimale, con un rating basso o prive dello stesso giudizio, incluse società che hanno mostrato una scarsa capacità di ripagamento del debito (Unlikely To Pay). Seconda area non meno importante sarà la gestione di Non Performing Loans (NPL) corporate, con e senza garanzie reali, mentre il terzo filone di attività è rappresentato dalla “banca digitale” per la clientela retail e corporate.

La nuova banca opererà inizialmente mediante la piattaforma di Banca Interprovinciale e avrà entro 12 mesi  processi completamente digitali. Tale piattaforma è stata strutturata con un approccio modulare basato su un’architettura che abilita un approccio di open banking al mercato, integrabile con diverse componenti sviluppate per rispondere  al  meglio  alle  diverse  esigenze  di ciascuna divisione. Nell’arco temporale in cui si declina il piano sono stati  stimati investimenti per 50  milioni destinati allo sviluppo della piattaforma e spese operative per complessivi  45  milioni.

GLI OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO 2018-2023

Entro il 2023 il managenet stima di conseguire un utile netto di circa 300 milioni con un ROE vicino al 25 per cento. A fine 2020 l’ utile netto dovrebbe collocarsi fra i 40 e i 50 milioni con un ROE del 6-7 per cento.

La banca punta a ridurre il Cost Income Ratio al di sotto del 55% nel 2020 e al 30% al termine del piano, un risultato favorito dal rendimento degli attivi e dalla struttura operativa snella.

Gli impieghi dovrebbero attestarsi tra i 3,8 e i 4,6 miliardi a fine 2020, per crescere fino a 7 miliardi nel 2023, con una prudente gestione dei rischi guidata da regole stringenti che prevedono anche una piena corrispondenza nelle scadenze di attività e passività e una buona diversificazione delle fonti di finanziamento.

La banca intende tenere un solido profilo di patrimonializzazione grazie ad un CET1 ratio che punta a mantenersi sopra il 15% per tutta la durata del piano. Un obiettivo che include una politica di dividendi conservativa, con una distribuzione di dividendi crescenti a partire dall’esercizio 2022, una volta conseguito il valore del patrimonio netto di un miliardo con un pay-out del 20% nel 2022 e del 25% nel 2023.

Infine, si segnala che le tre divisioni in cui opererà la società entreranno a regime con tempi diversi: la prima ad essere operativa sarà la Divisione NPL, che fornirà il principale contributo all’utile ante imposte nel 2020. In seguito, la banca sarà pienamente diversificata, con un contributo equilibrato al risultato economico da parte della divisione NPL e Retail. Quest’ultima avrà un ruolo importante per la raccolta volta a sostenere l’attività bancaria.

LA DIVISIONE PMI

La divisone sarà focalizzata su tre tipologie di servizi:

  • Turnaround: la banca acquisirà singole posizioni di crediti non-performing, ma con prospettive di ritorno in bonis, offrendo servizi di advisory e restructuring oltre che, ove opportuno, di nuova finanza e servizi di fronting su posizioni UTP. La banca mira ad acquisire nel quinquiennio in esame posizioni UTP per 4,4 miliardi.
  • Crossover lending: la banca offrirà una gamma completa di prodotti bancari e di consulenza industriali per migliori soluzioni di finanziamento e creditizie alle PMI, aventi buone prospettive industriali con un basso rating o prive dello stesso e che presentano difficoltà ad accedere nei mercati finanziari e al credito. Il nuovo istituto di credito punta a raggiungere uno stock di crediti netti alla clientela di 1,1 miliardi di euro entro il termine del piano.
  • Invoice lending: la banca offrirà alle Pmi servizi di reverse e direct factoring per conseguire 4,2 miliardi di euro di turnover nel 2023, all’interno di un mercato che a fine 2017 ha registrato un turnover  complessivo di 220 miliardi di euro.

La nuova banca offrirà alle imprese clienti un gamma completa di prodotti e servizi avvalendosi anche di partnership con operatori nei singoli comparti.

DIVISIONE NPL

L’obiettivo della banca è quello di divenire uno dei  leader nel settore degli NPL Corporate, garantiti e non garantiti, che rappresenta un mercato di notevoli dimensioni, ma ancora relativamente poco presidiato. Nel dettaglio, nell’arco del piano l’istituto di credito mira ad effettuare un investimento complessivo in portafogli NPL pari a circa 3 miliardi di controvalore netto.

Inoltre, al 2023 la banca svolgerà servizi di gestione di portafogli NPL, in conto proprio e per terzi, per complessivi 12 miliardi e offrirà servizi di finanziamento a investitori NPL non bancari, con un target di erogazioni complessive nell’intero arco di piano di 1,3 miliardi, corrispondenti a 0,3 miliardi di euro di crediti netti verso clientela a fine piano. Per raggiungere questi obiettivi, la banca farà leva su un modello di pricing proprietario, un business model innovativo nel servicing degli NPL e una significativa capacità  di acquisizione legata alla robusta dotazione di capitale e ad un costo del funding vantaggioso.

In aggiunta, nel 2023 la divisione NPL stima di generare un ROE vicino al 25%, beneficiando di tutta una serie di fattori quali l’innovativo modello di business, il costo del funding relativamente più basso della maggior parte dei competitor non-bancari e il contributo derivante dall’attività di servicing per conto terzi, che tipicamente ha una bassa  allocazione di capitale.

BANCA DIRETTA

La banca diretta offrirà servizi di digital banking alla clientela retail e corporate, mediante una piattaforma supportata dalle tecnologie innovative e costruita per rispondere efficacemente all’evolversi della regolamentazioni. La piattaforma sarà supportata da una serie di strumenti di customer care di alta qualità, che assisterà e supporterà i clienti.

Più in dettaglio, l’offerta si concentrerà su quattro categorie di prodotti: depositi, servizi di pagamento, CFO digitale dedicato ai clienti delle Pmi e consulenza su una gamma completa di altri  prodotti bancari per le famiglie.

Al termine del piano la banca punta ad acquisire almeno 200.000 clienti retail e depositi per 2,1 miliardi di euro anche mediante  investimenti in marketing e CRM per complessivi 50 milioni di euro.