Obbligazioni – Lieve miglioramento dello spread Italia-Germania

Le Borse europee superano la metà giornata di contrattazioni a passo lento, con Milano che si è assestata attorno a un ribasso di mezzo punto, dopo essere arrivata a perdere più dell’1% in avvio.

Intanto, migliora lo spread sui decennali Italia-Germania scendendo a 219 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 2,57 per cento.

Gli investitori guardano alle tematiche geopolitiche e alla guerra di dazi, ma sotto i riflettori c’è il settore auto, in calo in tutta Europa dopo l’avvicendamento a sorpresa al vertice di Fca e Ferrari, reso necessario dall’improvviso peggioramento delle condizioni di salute di Sergio Marchionne nel week end.

Sul comparto delle auto pesano anche le tensioni sui dazi. Questa settimana il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, andrà alla Casa Bianca per cercare di convincere il presidente americano, Donald Trump, a non imporre tariffe sulle importazioni di auto europee.

Sempre sul tema dazi, nell’ultima riunione il G20 ha trovato un accordo sul comunicato finale, nonostante le tensioni fra Stati Uniti ed Europa. “La crescita economica globale resta robusta e la disoccupazione ai minimi da un decennio. Ma la crescita di recente è meno sincronizzata e i rischi al ribasso nel breve e nel medio termine sono aumentati. Fra questi le debolezze finanziarie, le tensioni commerciali e geopolitiche” si legge nel documento, nel quale gli scambi commerciali sono ritenuti un motore della crescita e dell’occupazione. Un comunicato che comunque non stempera le tensioni esistenti.

I ‘Brics’, con una nota diffusa dalla Cina, si oppongono fermamente al protezionismo. L’UE non nasconde la sua irritazione contro i dazi di Donald Trump e le sue accuse di manipolazione dei tassi di cambio.

Spostandoci al di là dell’Atlantico, piatti i futures sui principali indici di Wall Street, mentre il rendimento del T-bond chi si avvicina 2,9 per cento.

Sul fronte valutario, l’euro si rafforza sul biglietto verde e si assesta a 1,1715 contro euro, dopo l’apertura a 1,1718 dollari, contro gli 1,167 della chiusura di venerdì.